di Manuel Follis
Continua la pioggia di donazioni per far fronte all’emergenza coronavirus. Generali nell’ambito del Fondo Straordinario Internazionale ha contribuito con 14 milioni all’approvvigionamento di circa 20 milioni di mascherine da donare alla Protezione Civile. Il cda di Atlantia ha invece destinato 5 milioni di donazioni per sviluppare progetti di ricerca, diagnosi e assistenza sanitaria per i cittadini che hanno contratto il virus e per favorire l’impegno di associazioni umanitarie. Il gruppo Crédit Agricole (sommando l’impegno economico delle controllate), ha destinato 2 milioni complessivi di cui 1 milione alla Croce Rossa Italiana, ente che ha ricevuto una donazione da 500 mila euro anche dal gruppo Bnl (anche in questo caso sommando l’impegno delle controllate). Il gruppo varesino Lu-Ve ha donato 300.000 euro a strutture operanti nelle quattro province in cui si trovano gli stabilimenti italiani del gruppo (Varese, Pavia, Belluno e Vicenza) mentre la Open Society del finanziere George Soros ha donato 1 milione alla città di Milano per aiutare la ricostruzione. Sempre a Milano Nexi ha destinato 1 milione per oltre 200 posti letto di terapia intensiva previsti dal nuovo ospedale Fiera Milano. La Fondazione De Agostini ha invece erogato 700 mila euro di cui 500 mila all’ospedale universitario di Novara per la creazione di una nuova terapia intensiva/semi-intensiva e 200 mila euro alle associazioni del terzo settore con cui la Fondazione collabora stabilmente. Intanto martedì 1 è atterrato il volo dalla Cina organizzato da Farnesina e ambasciata italiana a Pechino con i primi 250 ventilatori polmonari e le 600 mila mascherine acquistati e donati da Snam. (riproduzione riservata)
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