Nel corso dell’attività di vigilanza condotta da Bankitalia, Consob e Ivass è emerso che alcuni intermediari bancari e finanziari hanno realizzato, recentemente, operazioni di vendita di tipo multioriginator di portafogli di crediti deteriorati, classificati in bilancio come inadempienze probabili (“unlikely to pay” o “UTP”)(1), ricevendo in contropartita quote emesse da un fondo comune di investimento (2).
In considerazione della complessità delle operazioni in esame e del crescente interesse del sistema bancario e finanziario verso tali strutture (3), le autorità hanno realizzato un documento volto a richiamare l’attenzione dei componenti gli organi di amministrazione e di controllo e dei dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili sulla necessità di assicurare che il trattamento contabile applicato a tali operazioni sia definito nel rispetto delle disposizioni dei principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Ciò con particolare riferimento ai seguenti profili:
1) potenziale consolidamento del fondo di investimento nel bilancio dei soggetti coinvolti nell’operazione;
2) eliminazione contabile (“derecognition”) dei crediti UTP trasferiti;
3) iscrizione iniziale e valutazione delle quote del fondo di investimento sottoscritte;
4) informativa da fornire nelle rendicontazioni contabili periodiche.
Il documento è rivolto a tutti gli emittenti tenuti ad applicare i principi contabili internazionali, indipendentemente dal settore di operatività dell’impresa (industriale, bancario e altri). Esso presenta, tuttavia, uno specifico interesse per banche e altri intermediari finanziari.
Il documento è stato realizzato nell’ambito dell’accordo in materia contabile fra Banca d’Italia, CONSOB ed IVASS con l’obiettivo di fornire i chiarimenti necessari a superare alcuni dubbi applicativi e assicurare un’omogeneità di comportamento da parte degli operatori.
Il testo integrale del documento è disponibile sui siti www.bancaditalia.it, www.consob.it e www.ivass.it .
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