L’IVASS ha pubblicato il Bollettino Statistico IPER con le informazioni sull’andamento dei prezzi per la garanzia r.c. auto nel quarto trimestre 2018.
Il premio medio per la garanzia r.c.auto effettivamente pagato per i contratti stipulati o rinnovati nel quarto trimestre del 2018 è pari a 415 euro. Il 50 per cento degli assicurati paga meno di 372 euro, il 90 per cento degli assicurati meno di 641 euro e solo il 10 per cento degli assicurati meno di 235 euro.
Nel 2018 è proseguito il trend di stabilizzazione dei prezzi della copertura r.c. auto (al quarto trimestre la variazione su base annua è pari a –0,5 per cento).
In media, lo sconto applicato dagli intermediari al premio di tariffa è pari al 28,9 per cento. L’incremento della percentuale di sconto (+2 per cento su base annua) ha contribuito alla stabilizzazione del prezzo compensando l’aumento della tariffa che nell’ultimo anno ha registrato un incremento del 2 per cento.
La dispersione dei prezzi rispetto al valore medio – misurata dalla deviazione standard – è pari a 191 euro, quindi, in percentuale sul premio medio (coefficiente di variazione) è pari al 46 per cento.
Lo scarto percentuale tra il 90° percentile e la mediana è aumentato su base annua dello 0,8 per cento; di contro, lo scarto percentuale tra la mediana e il 10° percentile è diminuito su base annua dell’1,2 per cento.
Nell’ultimo anno è proseguito l’aumento tendenziale della dispersione dei prezzi, iniziato nel 2017; l’aumento della dispersione è, tuttavia, limitato ai contratti più costosi/rischiosi, viceversa i prezzi dei contratti meno rischiosi tendono ad addensarsi attorno alla mediana. Dunque aumenta nel tempo l’asimmetria della distribuzione dei prezzi.
Dalla statistica emerge anche che oltre il 70 per cento dei proprietari ha più di 44 anni mentre gli under 35 sono solo l’11 per cento. La concentrazione della proprietà delle autovetture nelle classi di età medio-alte suggerisce traslazioni di proprietà/utilizzo all’interno delle famiglie.
Il prezzo della copertura, fortemente eterogeneo rispetto all’età del proprietario (figura 4), diminuisce in modo monotono fino ai 40 anni, aumenta da 40 a 50 anni, dopo i 50 anni è di nuovo decrescente fino a 69 anni (con un valore minimo di 376 euro) e dopo i 70 anni torna ad aumentare.
Il premio pagato è inversamente correlato con l’età: gli under 25 pagano un premio di 740 euro (+78% rispetto alla media nazionale), 481 euro per la classe 25-34 (+16% rispetto alla media nazionale), le successive classi di età medio-alte (da 35 in avanti) evidenziano prezzi in linea con la media nazionale.
Il differenziale positivo di prezzo della classe più giovane si declina in modo eterogeneo nelle province: a Napoli gli under 25 pagano un premio pari a una volta e mezza quello medio della provincia (908 euro contro un prezzo medio provinciale di 618 euro), mentre a Bologna il costo della copertura per gli under 25 è quasi il doppio del costo medio provinciale (909 contro un prezzo medio provinciale di 463 euro).
Il premio per classe di Bonus Malus
La percentuale di assicurati censiti nella classe più virtuosa è pari all’83 per cento. Anche nel 2018 è proseguito il trend di addensamento degli assicurati nella prima classe CU (+1,6 punti percentuali su base annua).
La distribuzione dei contratti per classe di merito CU dipende, come noto, dall’effetto combinato della legge Bersani e dalle regole di traduzione della sinistrosità nell’attestato di rischio.
Come atteso, la percentuale di contratti in prima classe CU aumenta con la classe di età (da 74% a 87%) e la percentuale dei contratti con classe di merito alta (11-18) diminuisce al crescere della classe di età (da 11% a 1%).
Questi numeri mostrano che la legge Bersani consente agli under 24 di approdare nella classe di massimo sconto (classe 1) di cui già beneficia uno dei familiari conviventi. Ma, gli stessi numeri mostrano che il beneficio non copre l’universo degli under 24.
Il premio nel territorio
Le tavole A11 e A13 riportano i valori medi del prezzo pagato e le relative distribuzioni dei contratti, rispettivamente per regione e per provincia (o città metropolitana) di residenza del proprietario.
La graduatoria provinciale dei prezzi non presenta variazioni significative rispetto al trimestre precedente: in particolare Napoli e Prato permangono le province più costose con un premio medio superiore a 600 euro (rispettivamente 618 e 606 euro); parimenti Oristano e Aosta (rispettivamente con 296 e 302 euro) si confermano quali province più economiche.
Su base territoriale, i prezzi sono più elevati in corrispondenza delle città metropolitane (486 euro) rispetto alle città di medie dimensioni e ai piccoli centri urbani (rispettivamente 437 e 397 euro). Tuttavia, su base annua il livello dei prezzi diminuisce a velocità più elevata nelle città metropolitane: -1,1 per cento contro il -0,3 per cento delle città medie e il -0,4 per cento dei piccoli centri urbani (Tavola A9).