Il Fascicolo sanitario elettronico può essere oggi utilizzato in 19 Regioni italiane. Si tratta di un documento di fondamentale importanza in quanto consente ai cittadini di avere sempre a disposizione i propri dati clinici in formato digitale, eliminando i dossier cartacei e permettendo notevoli risparmi e una migliore accessibilità delle informazioni sanitarie da parte del paziente, delle strutture ospedaliere e facilitando anche gli interventi di cura ordinari e straordinari.
È quanto emerge dall’ultime rilevazione di Agid e Cnr: in 19 delle 20 Regioni del nostro Paese è stato attivato almeno un fascicolo sanitario elettronico, con un incremento del numero di Regioni che consentono questa opzione del 90% negli ultimi 3 anni. Oggi le Regioni operative sono passate dalle 10 del 2016 a 19: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Val d’Aosta, Veneto.
Mentre ammontano a 11 milioni e mezzo gli italiani che hanno dato il consenso all’apertura di un proprio fascicolo sanitario elettronico e hanno toccato complessivamente quota 239 milioni i referti digitalizzati.
Tra i prossimi obiettivi dell’Agenzia per l’Italia digitale ci sarà anche di favorire la diffusione del fascicolo sanitario elettronico come punto di accesso unico delle informazioni cliniche del cittadino, secondo il paradigma once only, in base al quale le pubbliche amministrazioni dovrebbero evitare di chiedere agli utenti informazioni già in precedenza fornite. Il fascicolo potrà diventare lo strumento cardine per abilitare nuovi percorsi di cura e prevenzione personalizzati soprattutto per i malati cronici e gli anziani, anche in collegamento con i sistemi di telemedicina. In programma per i prossimi mesi, la definizione di nuove linee guida per migliorare e valorizzare la gestione dei dati che transitano su dispositivi medici, wearable device e fascicolo sanitario elettronico affinché possano integrarsi tra loro ed essere resi fruibili anche al mondo della ricerca.
Attualmente il fascicolo elettronico può contenere informazioni sanitarie di base dei pazienti: il profilo sanitario, i referti medici, i verbali di Pronto Soccorso, le lettere di dimissione, i dossier farmaceutici e il consenso o diniego alla donazione degli organi e tessuti. A questi documenti, in alcune Regioni, se ne stanno aggiungendo altri come ad esempio la raccolta delle cartelle cliniche, dei bilanci di salute, i programmi di assistenza domiciliare, piani diagnostico terapeutici, i certificati medici, le vaccinazioni, e altro.