Possibile l’acquisto del 5% della quota detenuta da fininvest. l’assemblea approva i conti 2018
Banca Mediolanum sta lavorando per cedere la controllata tedesca Gamax. «Abbiamo ricevuto delle offerte, ma ancora non abbiamo iniziato un dialogo con i possibili acquirenti», ha riferito l’a.d. Massimo Doris durante l’assemblea dei soci. «Contiamo di riuscire entro l’estate ad avere un quadro completo».
L’assemblea ha approvato il bilancio 2018 che si è chiuso con un utile netto di 256 milioni di euro rispetto ai 380 mln dell’anno precedente. «A prima vista nel 2018 non è andata benissimo», ha aggiunto Doris. «In realtà è andata molto, molto bene, visto che è cresciuto il margine di contribuzione e soprattutto quello operativo, migliorato del 33%». L’utile ha sofferto per via della diminuzione dei ricavi da commissioni, depressi da mercati che nel 2018 hanno avuto un andamento poco brillante. Hanno pesato anche gli oltre 100 milioni legati all’accordo con l’Agenzia delle entrate. Invece il 2019 si è aperto sotto un’altra luce. «Le principali voci del nostro bilancio prevediamo che saranno in crescita», ha affermato il presidente Ennio Doris. «Quest’anno non ci saranno gli effetti del fisco e altri effetti straordinari. Siamo molto, molto positivi sul 2019 anche se sono passati solo tre mesi».
Il presidente è intervenuto anche sui Pir, i fondi che sono stati fin dall’inizio un cavallo di battaglia per il gruppo: «Mi auguro che, finite le elezioni, il governo, questo o un altro, metta le correzioni alle clausole sui Pir. L’intenzione del legislatore era far arrivare denaro alle piccole e medie imprese, ma le soluzioni introdotte sono inapplicabili. È infatti impossibile rispettare le clausole introdotte sui Pir nell’ultima Legge di bilancio». Per questo Banca Mediolanum ha fermato la raccolta con i nuovi fondi, mentre prosegue quella dei vecchi fondi: «Noi avevamo subito abbracciato i Pir, visto che in Italia la Borsa rappresenta il 35% del pil contro il 50% della Spagna e oltre il 100% nei paesi anglosassoni».
Intanto, sul fronte industriale, Ennio Doris ha confermato la possibilità di acquistare fino al 5% della partecipazione detenuta da Fininvest in Banca Mediolanum, che la holding potrebbe essere costretta a cedere: «Silvio Berlusconi potrebbe passare la sua quota ai figli e niente finirebbe sul mercato. A ogni modo, se dovessero arrivare azioni sul mercato, come famiglia potremo comprare fino al 5%. Se andassimo oltre, dovremmo fare un’opa, e invece vogliamo mantenere Banca Mediolanum quotata».
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