I premi del lavoro diretto italiano nel ramo incendio, raccolti nel 2016 dalle 60 imprese nazionali e rappresentanze di imprese estere con sede legale in uno stato extra SEE che hanno esercitato il ramo, sono stati pari a 2.377 milioni di euro, con un incremento del 3,8% rispetto al 2015. Il peso dei premi del ramo incendio sul totale dei rami danni è del 7,4%, in lieve aumento rispetto al 2015.
I costi di gestione
L’incidenza delle provvigioni di acquisizione e d’incasso sui premi, pari al 23,7%, è in aumento di quasi 1 punto percentuale rispetto al 2015.
Rimane invece stabile l’incidenza delle altre spese (di acquisizione e amministrazione). Nel complesso, l’expense ratio risulta in aumento di quasi 1 punto percentuale (33,4% nel 2016, 32,6% nel 2015). La composizione delle spese di gestione è caratterizzata da un contenuto aumento nell’anno della quota delle provvigioni (71,1% nel 2016, rispetto a 70,5% nel 2015), e dalla stabilità della quota delle altre spese di acquisizione (da 14,8% a 14,2%).
Andamento dei sinistri
Nel 2016 sono stati denunciati in Italia 202.027 sinistri con seguito, in forte calo (–17,6%) rispetto all’anno precedente. Tra il 2011 e il 2016, il numero dei sinistri denunciati con seguito si è ridotto (–24,9%).
La velocità di liquidazione dei sinistri
Numero dei sinistri pagati.
La velocità di liquidazione dei sinistri (per numeri) ammonta al 77,2% per la generazione di sinistri del 2016 (ossia, sinistri liquidati nel medesimo anno di generazione), in calo rispetto al dato corrispondente del 2015 (80,8%).
Importi pagati.
Per quanto riguarda la velocità di liquidazione (per importi) dei sinistri gestiti, per la generazione 2016 è risultato pagato il 35% del relativo importo entro l’anno di accadimento, in sensibile riduzione rispetto al dato corrispondente della precedente generazione 2015 (47%). Se si guarda invece la velocità di liquidazione entro un anno successivo a quello di generazione, circa l’80% degli importi per i sinistri accaduti nel 2015 risultavano liquidati alla fine del 2016.
Il costo medio dei sinistri (al netto della stima per i sinistri IBNR)
Sinistri denunciati per anno di accadimento. Il costo medio dei sinistri indennizzati nello stesso anno di accadimento è stato pari a 3.513 euro per il 2016 (3.413 euro per la generazione 2015). L’ammontare medio accantonato a riserva, in previsione di esborsi futuri, è stato pari a 22.052 euro per la generazione sinistri del 2016, in forte aumento rispetto al 2015 (16.171 euro). Il costo medio complessivo (per il totale dei sinistri pagati e iscritti a riserva) ammonta a 7.748 euro per la generazione 2016 in forte aumento (+32%) rispetto al 2015, e del 45,2% rispetto al dato 2011 (espresso a prezzi costanti 2016). Infine, i costi medi più elevati del 2012 e del 2016 (soprattutto per sinistri a riserva) sono dovuti al terremoto dell’Emilia e del Centro Italia rispettivamente.
Il risultato del conto tecnico
Il risultato per il 2016 del conto tecnico al netto della riassicurazione registra un utile tecnico, pari a 57 milioni di euro, con un’incidenza del 2,5% sui premi di competenza, in calo (–55,1%) rispetto al 2015.
Hanno determinato il calo dell’utile tra il 2015 e il 2016, contrapponendosi al leggero aumento dei premi di competenza, gli aumenti degli oneri per sinistri (1.381 milioni nel 2016, +9,9%) e delle spese di gestione (794 milioni nel 2016, +6,4%).
Fonte: IVASS