Emerge da una ricerca Bnp Paribas Cardif: si possono creare prodotti e servizi ad hoc

Senior sempre più digitali, dinamici e soprattutto ottimisti
Pagina a cura di Roxy Tomasicchio
Sono digitali, viaggiatori, si prendono cura di sé, sportivi e appassionati di cultura. Non è l’identikit di un ventenne e neanche di un trenta-quarantenne: stiamo parlando degli over 65. Una fetta della popolazione pari al 22,6% (13 milioni e 672 mila persone) che è destinata a crescere (34% entro il 2050) e che, rispetto ai coetanei di vent’anni fa, ha fatto un salto in avanti: gli over 65 sono digitali e più ottimisti. Si tratta della prima generazione di questa fascia di età che progetta il futuro. Tanto che gli over 65 di oggi rappresentano un nuovo target a cui si stanno interessando molte industrie.
A tracciare il profilo è la ricerca «Over 65: una vita a colori» commissionata da Bnp Paribas Cardif, tra i big delle compagnie assicurative in Italia, e realizzata da AstraRicerche su un campione di oltre 700 senior tra i 65-85enni, per analizzare come vivono la loro nuova età nel terzo millennio e come hanno modificato stile di vita e abitudini in diversi ambiti: dalla salute al rapporto con la tecnologia, dalla famiglia alla vita sociale e allo svago. Proprio il rapporto con la tecnologia è un elemento innovativo. Infatti, la ricerca è stata realizzata completamente online tramite smartphone, tablet e pc (tra le prime in Italia su questo target), sfatando il cliché degli anziani (se ancora li si può definire così) allergici a web, sociale network e smartphone.
Questo nuovo scenario offre quindi tante nuove opportunità a compagnie di assicurazione e aziende produttrici di beni o servizi (come per esempio le agenzie viaggi). «Nel settore assicurativo, la longevità, il miglior stato di salute, la tecnologia e la dimestichezza nell’utilizzo della stessa dei Senior hanno cambiato il paradigma di consumo e di offerta», afferma Isabella Fumagalli, amministratore delegato di Bnp Paribas Cardif in Italia, «si sono creati nuovi modelli di prodotto e di servizio, fino a qualche anno fa impensabili, che coniugano gli obiettivi di business con il ruolo sociale su cui si basa l’assicurazione. Oggi possiamo, per esempio, sviluppare soluzioni innovative e sostenibili dedicate agli over 65 nel campo della mobilità, dei viaggi, della salute, della smart home, semplicemente attraverso un’app».
Partendo quindi dallo stile di vita dei senior, l’analisi ha permesso di identificare cinque figure chiave. Si passa dai «Dinamici» (11,6%), ossia vivaci, curiosi e ottimisti, che godono di ottima salute e sono totalmente autonomi, agli «Idealisti» (22,5%), mediamente in salute e quasi del tutto autonomi, non hanno una grande autostima ma cercano nuove esperienze. Seguono gli «Edonistisocial» (15,8%), persone completamente autonome e in ottima salute, non particolarmente attive ma ottimiste, felici, in grado di invecchiare serenamente. Ci sono poi i «Rassegnati» (22,9%), che godono di una salute discreta e sono autonomi ma poco attivi, con le attività svolte che difficilmente escono dalla sfera casalinga. Chiudono i «Pessimisti» (27,2%), a prevalenza maschile, con uno stato di salute sufficiente ma che si aspetta un peggioramento e con scarsa attività.
Su cosa si orientano quindi consumi e abitudini? I Senior odierni, oltre alla cura della casa, non rinunciano ad attività che li rendono felici, come viaggiare (54,2%), prendersi cura di sé (49,1%), praticare attività ludico-sportive (45,7%) o culturali (43,4%). C’è chi frequenta un corso di ballo, chi è iscritto a corsi di natura artistica, chi va a teatro o chi preferisce studiare. Hanno forti valori e ideali (56,2%) e uno «sguardo al futuro» più che al passato, con una vita ancora da vivere. Si reputano curiosi (47,8%), ottimisti (44,1%), capaci di invecchiare serenamente (60,8%) e alcuni sono desiderosi di fare nuove esperienze (29,6%). Se la maggior parte si augura in futuro di poter fare le stesse attività che svolge oggi, c’è, infatti, anche il 35,2% che auspica di poterle fare con maggiore serenità e il 4,5% addirittura di ampliarle nei prossimi cinque anni prevedendo più viaggi (+13,7% al 67,9%), più attività ludico-sportive (+4,9%) e culturali (+6,4%).
Quello che differenzia i «nuovi over 65» è il rapporto con la tecnologia. Oltre quattro su dieci dichiara di «amarla», e questo grazie anche ai nuovi apparecchi, più semplici e intuitivi da usare. Sono sempre più smart nei confronti di internet, dei social network e degli smartphone, con il 66,2% che dichiara di utilizzarli in modo autonomo e il 57,1% che ha particolarmente apprezzato l’avvento dei social network perché li rende meno isolati. Certo, non sono loro a essere innovatori (solo il 12,5% ritiene di esserlo), non è il loro compito, ma sono ben disponibili a mettersi in gioco e imparare.
Non mancano, però, dei lati più critici, come il basso livello di felicità e il sentirsi poco ammirati, la possibilità che loro condizione di salute possa peggiorare, oltre che considerarsi un peso per le casse dello stato (ma non per le famiglie). E ancora, ci sono le paure. Ai primi posti rientrano la paura di cadere in casa causandosi fratture o altri danni rilevanti (50,2%) e l’insorgere di piccoli acciacchi che impedirebbero di frequentare un corso o un programma a cui ci si è iscritti (47%). Ma si sono anche timori non legati all’ambito salute, come subire furti o aggressioni nella propria abitazione (42,9%) o avere un imprevisto che fa annullare o interrompere un viaggio (35,8%).
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