Innovazione, il Leone inizia a lavorare con 4 start up
A sei mesi del lancio dell’Innovation park, il polo dell’innovazione di Generali Italia, ieri sono state presentate le insurtech con le quali la compagnia guidata da Marco Sesana svilupperà i suoi servizi, arricchendo in particolare l’offerta di Welion
di Mauro Romano
A sei mesi del lancio dell’Innovation park, il polo dell’innovazione di Generali Italia, ieri sono state presentate le quattro start up con le quali la compagnia guidata da Marco Sesana inizierà a lavorare. Progetti che coinvolgono più in particolare Welion, la società di servizi che nel gruppo di occupa di welfare. Le quattro start up sono state selezionate tra 600 candidature arrivate da 15 Paesi e «incubate» poi nel programma Generali Health & Welfare Accelerator, di Generali Welion in collaborazione con H Farm: si va dalle italiane Holey (start un che stampa il gesso in 3D in cinque minuti) e Star Active (una sorta di coach posturale che con un piccolo device si propone di correggere la postura scorretta). Alla portoghese Knok che con una app permette all’utente di contattare, all’interno di un network, il dottore più adatto rispetto alla posizione geografica e al problema da risolvere. Oltre alla statunitense Milo, che consente di effettuare alcuni test clinici in mobilità. Servizi destinati ad arricchire l’offerta di Generali Welion, la società guidata dall’amministratore delegato, Andrea Mencattini ma in un progetto più ampio che prevede l’innovazione di tutti i processi di Generali Italia. La compagnia, che ha ricevuto il premio Innovazione Smau, con intelligenza artificiale e robotica punta a svolgere automaticamente più di 1 milione di attività, con l’obiettivo di migliorare i servizi a clienti e agenti, come spiegato ieri dal coo, Davide Cis. (riproduzione riservata)
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