Una regia unica per le quattro reti di wealth management del Credem . Il gruppo ha affidato a Matteo Benetti il coordinamento del private banking e dei consulenti finanziari di Credem e degli altri due canali analoghi di Banca Euromobiliare. Lo stesso Benetti ha preso direttamente la guida anche della rete di consulenti di Banca Euromobiliare. Al timone degli altri canali ci sono Moris Franzoni, confermato responsabile della rete di consulenti del Credem (ruolo che ricopre da luglio 2017), e Gianluca Rondini, recentemente nominato a capo del private banking di Credem . Per quanto riguarda Banca Euromobiliare la struttura dei private banker dipendenti è guidata invece, da alcune settimane, da Paolo Zulian. Le strutture, che rimangono comunque distinte e separate, a fine 2017 contavano su 1.200 professionisti tra private e consulenti finanziari per 35 miliardi di masse complessive pari al 44% della raccolta di gruppo con una crescita di oltre 10 miliardi negli ultimi cinque anni. Per la fine dell’anno l’istituto punta a superare il traguardo dei 37 miliardi di masse, con 2 miliardi di raccolta, e all’inserimento di 150 professionisti, dipendenti e consulenti con mandato. La gestione della clientela di elevato standing è da sempre un grande punto di forza per il Credem che può vantare su elevati requisiti di solidità patrimoniale, un elemento molto apprezzato di questi tempi. Come spiega a MF-Milano Finanza lo stesso Benetti.
Domanda. Quali sono gli obiettivi della nuova organizzazione?
Risposta. La forte volontà di proseguire nella significativa crescita delle reti wealth nel gruppo, 10 miliardi di euro di raccolta netta negli ultimi cinque anni, e di continuare a eccellere nell’evoluzione del ruolo del consulente globale ha portato alla scelta organizzativa di inserire sotto un unico coordinamento le quattro reti wealth. In questa nuova organizzazione queste metteranno a fattor comune, pur con le loro distintività, le attività di marketing, di formazione dei consulenti, di sviluppo dei prodotto e servizi, delle strategia di approccio ai mercati finanziari ed delle esigenze patrimoniali della clientela.
D. Secondo quale logica è stato ideato il coordinamento unico delle reti di wealth?
R. Saranno valorizzate le economie di scala e le differenze tra le quattro reti che manterranno un modello di servizio differenziato: quello delle reti di Banca Euromobiliare maggiormente focalizzato alla gestione dei grandi patrimoni, mentre quelle del Credem saranno maggiormente rivolte alla clientela che richiede un servizio anche di banca commerciale e dei servizi annessi.
D. Come cambierà l’attività nel settore finanziario con Mifid II?
R. Mifid II aiuterà a migliorare la consapevolezza della clientela e la cultura finanziaria dei risparmiatori. È un passo importante per far evolvere la consulenza in Italia ancora troppo legata alle logiche di prodotto e di rendimento di breve periodo.
D. In cosa si differenzia il vostro modello da quello dei concorrenti?
R. La Mifid II è una grande opportunità per chi come noi ha da sempre impostato un modello di offerta basato su una consulenza multibrand dove l’attività di gestione del patrimonio mobiliare rappresenta solo una parte del rapporto con il consulente. I nostri professionisti da ormai cinque anni hanno a disposizione un team di specialisti che si preoccupa anche di rendere più efficiente la gestione del patrimonio e il passaggio generazionale.
D. Come evolverà il mercato della consulenza finanziaria?
R. Nel mondo delle reti wealth stiamo vivendo una fase di forte concentrazione che ha come obiettivo quello di rispondere alla prevista riduzione dei margini. I modelli di servizio stanno evolvendo troppo lentamente da logiche di prodotto a dinamiche di servizio e solo chi saprà farsi trovare pronto sopravvivrà alla sempre maggiore presenza dei family office e dei consulenti indipendenti.
D. E il reclutamento?
R. In questi anni nelle nostre reti wealth sono entrati oltre 400 nuovi professionisti, 170 dipendenti e 230 consulenti con mandato, grazie alla solidità del Credem e al nostro modello di servizio che permette una forte personalizzazione, molto difficile da realizzare in gruppi di grandi dimensioni. Sono convinto che l’attività di reclutamento proseguirà come conseguenza delle concentrazioni e delle ristrutturazioni bancarie e delle reti ancora in atto. La nostra offerta trova molto appeal sia per quei professionisti agenti che vogliono operare in una rete a misura di persona, sia per quei dipendenti che cercano una realtà che investa sulla persona prima che sul portafoglio clienti.
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