di Andrea Giacobino
Si scioglie Finsoe, veicolo delle cooperative a monte di Unipol Gruppo Finanziario (Ugf). Dopo il via libera del cda dello scorso novembre è stato appena depositato il progetto di scissione totale non proporzionale di Finsoe, presieduta da Adriano Turrini, a favore di 22 società beneficiarie, pari ai soci risultanti al momento dell’atto. L’operazione si realizzerà tramite assegnazione proporzionale a ciascuna beneficiaria di una quota del patrimonio Finsoe. All’atto di scissione l’indebitamento Finsoe sarà rappresentato dal prestito obbligazionario di 475 milioni con scadenza nel giugno 2020, con la cui provvista la holding bolognese avrà provveduto all’estinzione integrale dell’indebitamento bancario. «Al fine di mantenere, senza soluzione di continuità, un assetto di controllo e di governance equivalente a quello attualmente esistente in Finsoe», spiega il progetto, «è previsto che alla data di efficacia della scissione entri in vigore tra la maggior parte delle beneficiarie un patto parasociale avente a oggetto tutte e solo le azioni del capitale Ugf», pari al 31,4%. La scissione è preceduta dal trasferimento da parte di Holmo del 23,5% di Finsoe a Coop Alleanza 3.0, Nova Coop e Coop Liguria, che già detengono rispettivamente il 34,4, il 5,5 e il 6,3% della società scissa. Le 22 beneficiarie saranno, oltre alle tre sopracitate, Holmo 2, Cooperare, Unicoop Tirreno, PV, Coop Lombardia, Ccpl 2, Par.Cop.It, Jp Morgan 2, Parco 2, Unibon 2, Sofinco 2, Cesi 2, Ccc 2, Cefia 2, Cmb 2, Camst 2, Manutencoop 2, Coop Costruzioni 2 e Unieco 2; tutte costituite sotto forma di società per azioni con unico socio e un capitale di 300 mila euro.
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