Unipol «continua a lavorare» per uno scorporo societario di Unipol Banca per arrivare «entro l’anno» alla creazione di una bad bank. Lo ha detto l’amministratore delegato, Carlo Cimbri, a margine dell’assemblea dei soci di UnipolSai a San Lazzaro di Savena, nel bolognese. «Stiamo continuando a lavorare su quel progetto», ha spiegato Cimbri, aggiungendo che si tratta di riassetti «complessi e che afferiscono a un mondo iper regolamentato e richiedono tempo.
Ma non abbiamo cambiato idea: vogliamo trovare la migliore soluzione possibile per rendere la banca un possibile oggetto di scambio, di contribuzione ad altro gruppo bancario». Come arrivare a questo risultato «dipen
derà dalle opportunità che troveremo». Allo stesso tempo «stiamo lavorando per trovare la migliore soluzione possibile per gli interessi di tutto il gruppo, per la gestione dei crediti deteriorati della banca. Dobbiamo trovare un modo migliore per salvaguardare questo asset», ha aggiunto Cimbri non escludendo la cessioni di parte del portafoglio.
Il group ceo di Unipol segue poi da vicino anche la Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Occorre «prudenza», ma seguiamo con «attenzione» il futuro di Bper Banca e «valuteremo» un eventuale aumento della quota di partecipazione. Attualmente Unipol detiene il 5% della banca modenese. Ieri intanto l’assemblea degli azionisti di UnipolSai ha approvato il bilancio 2016 chiuso in utile per 527 milioni e ha inoltre deliberato la distribuzione di dividendi per complessivi 353 milioni (pari ad un pay-out di circa il 77%), nella misura di 0,125 euro per ciascuna azione ordinaria avente diritto. (riproduzione riservata)
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