Secondo l’Osservatorio Cerved sui Protesti e i Pagamenti delle imprese, nel 2016 il numero di società protestate ha toccato un livello minimo, mentre sensibili miglioramenti si sono registrati anche nei ritardi dei pagamenti.
Si è chiuso quindi un anno che restituisce segnali di miglioramento della situazione economico-finanziaria delle imprese italiane.
Nel 2016 sono state protestate 22,5 mila società, il 23% in meno rispetto al 2015: quasi un dimezzamento rispetto al massimo toccato nel 2012, quando le società con almeno un protesto erano 43 mila.
Anche le abitudini di pagamento mostrano segnali di netto miglioramento: secondo i dati di Payline – il database di Cerved che monitora le esperienze di pagamento di oltre 3 milioni di operatori economici – in media le aziende hanno liquidato i propri fornitori in 73,8 giorni, registrando una riduzione di 1,9 giorni rispetto al 2015 e più di una settimana in meno rispetto al 2012.
“Le imprese uscite dalla crisi evidenziano abitudini di pagamento più regolari, che riflettono anche condizioni finanziarie più equilibrate”, ha commentato Marco Nespolo, Amministratore Delegato di Cerved. “Minori ritardi e tempi più brevi sono accompagnati da un ritorno delle imprese a concedere credito commerciale, un segnale di rinnovata fiducia del sistema. Rimangono tuttavia ampi divari, con il largo consumo, la distribuzione e diverse regioni meridionali in cui la presenza di mancati pagamenti e ritardi è ancora molto elevata”.