L’industria assicurativa dovrebbe sviluppare nuove soluzioni per tutelare le imprese dai rischi emergenti e, soprattutto dai cyber risk. Il settore deve anche tenere il passo con l’innovazione tecnologica e considerare per tempo l’incidenza di dispositivi potenzialmente rivoluzionari per il mercato come le auto a guida autonoma. Un invito che suona quasi come una frustata al mondo delle polizze quello del Ministro per lo sviluppo nazionale, Lawrence Wong, durante il 50° anniversario della General Insurance Association di Singapore (GIA) della scorsa settimana. Wong ha infatti sottolineato come a Singapore ci si stia velocemente spostando verso un tipo di produzione di fascia alta e di servizi sempre più sofisticati.
Una tendenza che aumenta l’esposizione delle imprese ai rischi reputazionali, piuttosto che a quelli ambientali, all’interruzione della supply chain e ai cyber risk. Ad esempio, l’ampio utilizzo di applicazioni digitali e mobile hanno incrementato in maniera esponenziale i rischi e anche i costi derivanti da attacchi informatici.
Secondo il ministro Wong, “il cyber risk rappresenta una grande opportunità di crescita per il mercato, considerato l’alto numero di aziende non adeguatamente assicurate contro tale tipologia di rischio e tenuto conto che il tasso di sviluppo annuo atteso per i prossimi due anni è nell’ordine del 15%, nell’area Asia-Pacifico”.
Wong ha anche spiegato che il ministero sta lavorando a stretto contatto con i propri partner per ampliare le conoscenze e le competenze in questo ambito di mercato: “Abbiamo iniziato un lavoro di raccolta dati sugli attacchi informatici subiti dalle aziende, in modo da definire dei criteri comuni e sviluppare degli scenari attendibili sulle perdite dei dati informatici, in modo da comprendere meglio l’esposizione degli assicuratori chiamati a coprire il cyber risk. Il tutto con l’obiettivo finale di migliorare la qualità delle coperture assicurative”.
Si tratta di un progetto che vuole essere condiviso e che prende in considerazione le modalità di gestione del cyber risk e i processi di realizzazione delle banche dati, ma anche i modelli e gli strumenti di analisi necessari a sostenere lo sviluppo e la diffusione delle assicurazioni di cyber risk.
Wong ha concluso il suo intervento ricordando una seconda grande opportunità di crescita per l’industria assicurativa: i veicoli a guida autonoma dove, peraltro, il cyber risk sarà una componente determinante. “La driverless car è una innovazione che cambierà le nostre abitudini e renderà molto più sicure le nostre strade. Se da un lato si abbasseranno i premi assicurativi, dall’altro la tecnologia farà emergere nuovi rischi che necessiteranno di adeguate tutele, oltre a cambiare le regole in materia di sottoscrizione per le assicurazioni auto, di formulazione delle polizze e gestione dei sinistri”.