Bassi tassi d’interesse, rivoluzione digitale, assicurazioni per lo sviluppo del Paese.

 

Questi gli argomenti toccati da Salvatore Rossi, direttore generale di Banca d’Italia e presidente dell’Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), al convegno «Le assicurazioni per lo sviluppo del Paese».

 

Alcuni stralci dell’intervento:

 

I bassi tassi d’interesse

“In queste settimane stiamo esaminando attentamente le intenzioni dell’industria assicurativa italiana di affiancare ai tradizionali prodotti assicurativi, che recano la garanzia integrale di restituzione del capitale e un eventuale rendimento minimo garantito, nuovi prodotti, che prevedano ad esempio soglie di rendimento garantito più basse.

Il vaglio di queste intenzioni, della loro coerenza con l’impianto normativo europeo e italiano a presidio della funzionalità del mercato, non è facile. Lo stiamo facendo con mente sgombra da pregiudizi, nell’interesse della collettività degli assicurati, che potrebbero beneficiare di un’offerta arricchita purché siano messi nella condizione di fare una scelta consapevole.”

 

La rivoluzione digitale

“La diffusione del paradigma digitale, l’internet delle cose, i big data, l’intelligenza artificiale sono un’opportunità straordinaria per tutti. Connettono le persone e le cose, integrano e gestiscono i dati, automatizzano i processi, stimolano la progettazione di nuovi prodotti. Ma c’è un rovescio della medaglia: gli individui e le imprese sono esposti a nuove minacce, ancora difficili da comprendere appieno. Tuttavia, le nuove tecnologie espongono a rischi operativi, legali, reputazionali, di esposizione al cyber crime. Ne segnalo alcuni: aumenta la vulnerabilità, quindi l’esigenza di protezione, degli archivi e dei dati, come anche la nuova regolamentazione europea riconosce (General Data Protection Regulation, in vigore dal 2018); la qualità dei dati e la sicurezza dei sistemi IT che li processano presentano nuove e formidabili sfide; aumentano i furti di identità e le frodi informatiche; si fa più sensibile la necessità di trasparenza precontrattuale in un mondo “senza carta”; si accresce il ruolo sul mercato assicurativo di soggetti diversi dalle tradizionali compagnie, ad esempio imprese di matrice tecnologica.

L’IVASS ha istituito un gruppo di lavoro per dialogare con le compagnie e con gli esperti su questi diversi temi. Stiamo valutando insieme le conseguenze di questi nuovi fenomeni sui compiti dell’Istituto: la regolamentazione, la supervisione “di stabilità”, la tutela dei clienti. Stiamo

anche considerando quali nostre azioni possano ostacolare e quali possano invece promuovere l’innovazione tecnologica.”

 

Le assicurazioni per lo sviluppo del Paese: salute, vecchiaia, disastri naturali

“Le assicurazioni italiane hanno investimenti per più di 800 miliardi, sono oggettivamente un fattore di sostegno dello sviluppo economico nel nostro paese. Perseguendo al meglio il loro interesse aziendale tipico possono sospingere la crescita dell’intera economia. Ma non c’è necessariamente bisogno per questo che si mettano a fare credito diretto alle imprese. L’IVASS ha ritoccato tre anni fa i suoi regolamenti per non ostacolare eventuali decisioni di questo tipo da parte delle compagnie, ma resta il fatto che il miglior contributo che esse possono dare allo sviluppo economico è occupare mercati nuovi con prodotti nuovi, aumentando l’efficienza generale del sistema.”

 

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