di Paola Valentini
Prima un report di Icbpi ieri, poi un focus oggi di Banca Imi su Anima e di Mediobanca su Banca Generali . L’asset management sta tornando nei radar degli analisti che grazie al miglioramento dei mercati si aspettano buoni risultati dai conti del primo trimestre, attesi per le prossime settimane.
Nei primi tre mesi del 2017 l’indice Msci delle borse mondiali, Msci World, è salito del 4,4% e l’Eurostoxx del 6,7%”, ricorda Icbpi, “in un ambiente favorevole, grazie alle prospettive di reflazione in Usa e in Europa, gli asset manager hanno registrato livelli sostenuti di raccolta netta con una buona qualità dei margini”.
E le performance registrate dai mercati finanziari nel primo trimestre si traducono in una ripresa delle commissioni legate ai rendimenti, dopo che nel 2016 le società di gestione erano rimaste a secco per via di un non brillante andamento dei mercati. Senza dimenticare che la raccolta ha spinto in diversi casi il patrimonio gestito a livelli record con un impatto positivo anche sulle commissioni di gestione.
“Per questi motivi prevediamo un primo trimestre molto forte per le società del settore dell’asset management, sul quale abbiamo una visione positiva preferendo Azimut e Banca Generali in base alle valutazioni”, spiega Icbpi.
Banca Generali è il titolo su cui si concentra oggi un report di Mediobanca dopo l’accordo siglato dalla società guidata dall’ad Gian Maria Mossa con la società di gestione Usa Capital Group. Il broker conferma il target a 30 euro e il giudizio outperform.
Intanto Banca Imi ha alzato stamani il target di Anima da 5,8 a 6,8 euro confermando il buy sulla base del piano di rafforzamwnto dell’alleanza strategica con le Poste attraverso l’integrazione con Banco Posta Fondi che dovrebbe rendere la società guidata dall’ad Marco Carreri meno dipendente dai suoi storici partner bancari.
La visione positiva sul titolo è anche motivata dalla “flessibilità finanziati del gruppo unita alla storia di successo nelle operazioni di aggregazione e ciò dà spazio per un significativo potenziale di creazione di valore in caso di m&a”, afferma Banca Imi.
Non è un mistero che Anima stia valutando ulteriori opzioni, a parte Poste, per aumentare le sue dimensioni.
“Su questo fronte il nostro target price implica una probabilità del 50% che Anima acquisti Aletti Gestielle (controllata da Banco Popolare, ndr) il che secondo le nostre simulazioni dovrebbe portare a un aumento dell’utile per azione del 15% nel 2018”, prosegue Imi.
“Se l’operazione non dovesse andare in porto, il nostro target price, basato sull’ipotesi di integrazione soltanto con Banco Posta Fondi, sarebbe di 6,2 euro, il che comunque implica un potenziale di rialzo del 12% dal prezzo attuale del titolo Anima “, sostiene il broker.
Imi inoltre sottolinea che, sempre in quest’ultima ipotesi, Anima scambia con uno sconto del 15% rispetto al p/e adjusted di una selezione di asset manager europei, quali Schroders, Gam, Henderson e Amundi.
Alle ore 10:00 il titolo Anima a Piazza Affari quota 5,66 euro con un rialzo dello 0,35%, Banca Generali si attesta a 24,47 +0,87%.
Fonte: