di Anna Messia
I delegati di Itas riuniti ieri in assemblea a Trento per approvare il bilancio 2016 hanno confermato la fiducia al presidente della mutua assicurativa, Giovanni Di Benedetto, e all’intero consiglio di amministrazione. La mossa non sembrava affatto scontata dopo le vicende che hanno visto l’ex direttore generale, Ermanno Grassi, coinvolto in un’indagine della magistratura per operazioni a danno della società. L’assemblea, con 149 voti a favore, 9 astenuti e 4 contrari, ha «espresso solidarietà e fiducia al presidente e all’intero cda (che scadranno nel 2018, ndr) dando a loro mandato «per adottare ogni misura volta alla verifica strutturale e organizzativa a garanzia di efficienza, trasparenza e legittimità». C’è insomma da ridiscutere la governance della compagnia, per una ripartizione più equilibrata dei poteri. Oltre che individuare un nuovo direttore generale. In campo c’è già la società di head hunter Key2people che ha avviato le selezioni. Continuano a circolare le voci sulla chiamata dell’ex ad di Generali Italia, Raffaele Agrusti, ora cfo Rai.
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