A Kpmg e Equita il mandato per raccogliere manifestazioni d’interesse sul mercato. Già alto l’interesse per un accordo bancassicurativo di 10 anni che coinvolgerà i 550 sportelli dell’istituto. In lizza gruppi esteri ma anche Cattolica, che vuole crescere ancor di più dopo il divorzio da Vicenza
di Anna Messia
ll Credito Valtellinese cerca partner nel settore assicurativo. Seconda quanto risulta a MF-MilanoFinanza, avrebbe dato mandato a Kpmg e Equita per raccogliere le manifestazioni d’interesse. Un interesse che a pochi giorni dall’apertura del dossier sarebbe già alto, con compagnie estere che si sarebbero fatte avanti e con riscontri positivi anche tra gli operatori italiani. È il caso in particolare di Cattolica Assicurazioni , che, come riportato ieri da MF-Milano Finanza, si sta guardando intorno per realizzare acquisizioni e dare così attuazione ai piani di crescita per linee esterne annunciati a fine 2014, quando aveva chiesto al mercato un aumento di capitale da 500 milioni. Dopo la chiusura, avvenuta a inizio aprile, delle joint venture bancassicurative con la Banca Popolare di Vicenza, la volontà di acquisizioni e partnership è inevitabilmente aumentata e nel mirino ci sono prima di tutto proprio le alleanze bancassicurative. L’operazione Creval potrebbe essere quindi quella giusta e Cattolica starebbe già guardando da vicino le carte. Anche perché tra il 1996 e il 2002 il Credito Valtellinese e la compagnia assicurativa veronese era già stati alleati nel settore delle polizze e quindi si tratterebbe di riaprire un rapporto tra due partner che si conoscono già. Ma sul dossier ci sarebbero altri altri pretendenti interessati ad avere accesso ai circa 550 sportelli del gruppo diretto da Mauro Selvetti per distribuire le proprie polizze.
Oggi il Creval opera nel settore assicurativo tramite una società di brokeraggio del gruppo, la Global Assicurazioni spa, la quale formalmente è una agenzia plurimandataria che a sua volta opera con altre compagnie. E il portafoglio assicurativo è di tutto rispetto, come emerge dall’ultima relazione al bilancio 2016 pubblicata dalla banca. L’anno scorso la raccolta del risparmio gestito era risultata complessivamente pari a 6,5 miliardi, con un incremento del 7,4% sul dato di fine 2015 e la crescita era stata guidata in particolare proprio dallo sviluppo del risparmio assicurativo, passato da 1, 8 a 2,2 miliardi di euro. L’intenzione di Salvetti, a questo punto, «è quindi di ottimizzare l’attuale modello di bancassicurazione con l’obiettivo di migliorare le performance del comparto anche attraverso un supporto commerciale alla rete di vendita più mirato», si legge ancora nella relazione.
L’alleanza con una compagnia assicurativa potrà poi evidentemente consentire alla banca anche di incassare liquidità utile in questa fase di mercato (il 2016 si è chiuso con una perdita di 333 milioni a causa di svalutazioni). L’intenzione è quella di chiudere un accordo distributivo della durata di dieci anni (rinnovabile per altri cinque) che non passerebbe però per creazione di una nuova società ad hoc. E la volontà sarebbe di individuare il partner giusto prima dell’estate. (riproduzione riservata)
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