di Mario Valdo
Cassa forense apre all’abolizione del contributo minimo integrativo. Mantenendo il solo contributo soggettivo e di maternità e riducendo così il carico previdenziale complessivo. È quanto emerso nell’incontro tra l’Aiga e i vertici della Cassa, che stanno valutando alcune proposte dei giovani avvocati. Cassa forense, secondo quanto riportato da Aiga, si è impegnata a svolgere monitoraggio e un apposito studio attuariale al fine di verificare la fattibilità di una modifica della contribuzione soggettiva nel senso richiesto dai giovani avvocati. Aiga ha posto all’attenzione della Cassa anche il problema degli avvocati che hanno ricevuto la notifica di cartella esattoriale o avviso di addebito per mancato pagamento dei contributi del fondo di gestione separata Inps. La Cassa ha precisato di essere già impegnata in un tavolo presso il ministero del lavoro finalizzato a risolvere la questione mediante l’introduzione di normativa che consenta il cumulo, per i soggetti che hanno già versato la contribuzione agli enti, al fine di evitare, come già evidenziato dai giovani avvocati, quella che è un’indebita duplicazione nel versamento contributivo.
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