La società francese ha in rampa di lancio un prodotto assicurativo multiramo che ha come sottostante una gestione separata (ramo I) e fondi comuni (ramo III). In questo modo si concilia l’investimento azionario (che dovrebbe essere prevalente) dei Pir con la protezione tipica delle polizze
di Paola Valentini
Anche il mondo assicurativo punta sui Pir. Se nel mercato del risparmio gestito sono oggi una decina le sgr che hanno dato il via al collocamento di fondi legati ai Piani individuali di risparmio esentasse, finora le compagnie erano rimaste fuori dall’arena per via della difficoltà di conciliare l’investimento azionario (che dovrebbe essere prevalente) dei Pir con le proprietà di protezione tipiche delle polizze.
Ma ora arriva Cnp Partners, la società del gruppo francese Cnp Assurances attiva in Italia nei settori del risparmio, degli investimenti e della protezione della persona, che ha in rampa di lancio Cnp investment insurance Solution-Pir, una polizza multiramo che rientra tra le soluzioni destinate ai Piani di risparmio individuali.
La formula del multiramo consente infatti di investire in azioni, tramite una componente in fondi, senza rinunciare alla tutela del capitale investito (attraverso una gestione separata).
In particolare la polizza ha come sottostante una gestione separata (ramo I) per un massimo del 10%, e un portafoglio di fondi gestiti da alcune delle principali sgr italiane (ramo III, ovvero unit linked).
Il prodotto è flessibile: il risparmiatore potrà variare nel tempo il portafoglio iniziale, effettuando operazioni di switch da un fondo all’altro e modificando la componente azionaria o obbligazionaria in funzione dell’andamento del mercato, rimanendo tuttavia all’interno dello stesso Pir.
Lo strumento consente di unire ai vantaggi fiscali dei Pir, previsti dalla Legge di Bilancio 2017, quelli propri dei prodotti assicurativi.
L’agevolazione fiscale consiste nell’esenzione dall’imposta sul capital gain e dalle imposte di successione. Si aggiungono, inoltre, i benefici propri dei prodotti assicurativi, ovvero l’esclusione dall’asse ereditario, quindi è possibile designare come beneficiario un soggetto che non sia erede legittimo, a patto di non ledere la quota riservata per legge a quest’ultimo.
La disciplina sui Pir prevede che per poter accedere ai benefici fiscali è necessario mantenere l’investimento per almeno cinque anni con la possibilità di investire non più di 30 mila euro all’anno, per un importo totale del piano individuale di 150 mila euro.
“Siamo molto lieti di dare il nostro contributo alla diffusione di questi nuovi strumenti d’investimento che sono un’importante innovazione per il mercato italiano e che rappresentano uno strumento valido per promuovere la crescita in particolare delle pmi italiane”, sottolinea Arcadio Pasqual, direttore generale di Cnp Partners.
La società, essendo francese, può contare sul proprio know how sui piani individuali di risparmio, mutuato dall’esperienza dei Plan d’Épargne en Actions, già presenti da anni sui mercato francese a ai quali i Pir si ispirano. La novità sarà presentata al Salone del Risparmio 2017 di Assogestioni che aprirà i battenti a Milano la prossima settimana.
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