Cina e India guidano gli Stati Uniti nella transizione globale alle energie rinnovabili
- Cina e India stanno scalando rapidamente il mercato delle energie rinnovabili e sono entrambe sulla giusta strada per soddisfare i propri obiettivi climatici
- Le politiche sul clima della nuova amministrazione americana possono ostacolare la capacità di investimento ma ci sono comunque buone prospettive di crescita per le energie rinnovabili
Per soddisfare l’accordo di Parigi e mantenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi centigradi, le emissioni di CO2 dovranno essere ridotte a zero entro il 2050. Cina, India e USA giocano un ruolo chiave per raggiungere questo target dato che questi tre paesi sono responsabili di più del 50% delle emissioni di CO2 a livello globale e sono di gran lunga i maggiori mercati di energia rinnovabile.
L’indagine prodotta da Allianz sul clima e l’energia ha l’obiettivo di informare gli investitori e le compagnie assicurative sulla portata degli investimenti necessari in Cina, India e USA per essere in linea con gli obiettivi del trattato di Parigi; e sul significato che i recenti sviluppi, specialmente il cambio della leadership statunitense, avranno sugli investimenti legati alle energie rinnovabili in futuro.
Gli investimenti in Cina e USA dovranno raddoppiare, in India addirittura triplicare, per restare nel target dell’accordo di Parigi.
Cina e India hanno raggiunto i loro obiettivi nell’energia rinnovabile e stanno abbandonando il carbone. La Cina aspira a incrementare la capacità energetica del 38% nel 2020 rispetto ai livelli del 2015 raggiungendo i 680 gigawatt. Per fare un paragone: la Germania, che nel report di Allianz si classifica prima come volume di energie rinnovabili, attualmente raggiunge i 100 gigawatt. Anche l’India sta rapidamente incrementando la propria capacità di sviluppare energia rinnovabile. Nel 2016, le installazioni di dispositivi per l’energia solare ed eolica hanno superato il target annuale del 43% e 116% rispettivamente.
Supporto stabile per le rinnovabili nei singoli stati statunitensi
Negli Stati Uniti, le rinnovabili hanno visto un boom nel 2016 con più di 16 gigawatt di installazioni eoliche e solari, grazie al calo dei costi della tecnologia e alle interessanti condizioni di investimento a livello statale che hanno attirato diversi investitori, come per es. la stessa Allianz, nonostante la prospettiva restrittiva del sostegno a livello federale a partire dal 2020.
Se gli Stati Uniti si ritirassero dal gruppo delle tre, l’UE potrebbe emergere come terzo pilastro globale
Cina, India e USA possono giocare un ruolo importante nel cammino verso la transizione all’energia rinnovabile globale. Ma la prospettiva legata alla politica federale sta danneggiando gli Stati Uniti da un punto di vista climatico. Per raggiungere una trasformazione globale e stabile è necessario un altro concorrente, che potrebbe essere l’Unione Europea.