Banca popolare vicenza vende il 6,02% e la fondazione Cariverona sale al 3,4%. Dalla cessione la banca incassa 76,125 mln, le resta un altro 9,05% che potrà essere venduto tra 90 giorni L’istituto deve fare cassa dopo che la compagnia ha venduto le jv bancassicurative che pesano 194 milioni
di Anna Messia
La decisione di Cattolica di vendere le quote nelle joint venture bancassicurative con la Popolare di Vicenza ha avuto una conseguenza immediata: l’avvio del riassetto nel capitale della compagnia, con la banca che ha iniziato a vendere il capitale dell’assicurazione in suo possesso (in totale il 15,07%) e la Fondazione Cariverona salita subito al 3,4%. Ieri si è chiusa con successo la vendita di un primo pacchetto pari al 6,02% delle azioni di Cattolica in mano alla Popolare di Vicenza. Un’operazione che è avvenuta con una procedura di accelerated book building, curata da Equita sim, rivolta esclusivamente a investitori qualificati e istituzionali italiani ed esteri, che è stata chiusa al prezzo di 7,25 euro.
Uno sconto del 2% rispetto alle quotazioni di ieri di 7,4 euro (-1,2%) che ha consentito alla Banca Popolare di Vicenza di incassare 76,125 milioni e che ha attratto investitori, nonostante in Cattolica valga il principio del voto capitario secondo il quale, ogni socio, indipendentemente dalle sue quote, vale uno. Lo sconto e le buone prospettive di crescita della compagnia guidata da Giovan Battista Mazzucchelli hanno alzato l’interesse e nel giro di un’ora tutte le azioni di Cattolica sono state collocate, con la Fondazione Cariverona in prima linea. L’ente, che in passato aveva rifiutato di sottoscrivere 50 milioni del fondo Atlante, azionista della Vicenza, ha deciso di rilevare il 3,1% della compagnia, con un investimento di circa 38 milioni. Una quota che si aggiunge allo 0,27% che la Fondazione aveva già in Cattolica e che porta la quota complessiva dello 3,4%. Si tratta di un investimento esclusivamente finanziario, hanno chiarito subito dalla Fondazione, dove non sembrano affatto interessati alla governance dell’assicurazione, tanto che finora non hanno mai chiesto l’iscrizione al libro soci necessaria per partecipare all’assemblea.
Ma per Cattolica Assicurazioni il riassetto nel capitale è appena iniziato, visto che a luglio finirà presumibilmente sul mercato l’altro 9,05% del capitale ancora in mano a Popolare di Vicenza. La decisione della compagnia di vendere le proprie partnership con la Popolare di Vicenza, (il 60% di Berica Vita, Cattolica Life e ABC Assicura) obbligheranno la banca a un esborso stimato in 194,7 milioni. All’istituto, alle prese con la Bce e la Commissione europea per il salvataggio, serve quindi quanto mai fare cassa e tra tre mesi, quando scadrà il lock up sull’ultimo 9,05% di Cattolica, la cessione anche di quest’ultima quota appare scontata.
Ieri intanto gli analisti di Equita calcolavano che l’incasso dalla joint venture dovrebbe consentire a Cattolica di ottenere una plusvalenza consolidata di 100 milioni e di 50 milioni a livello civilistico. Mentre il Solvecy II salirebbe di circa 10 punti (rispetto al 186% del 2016) liberando risorse per possibili acquisizioni e aumentando la visibilità sul dividendo. (riproduzione riservata)
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