Lo storico fondo del gruppo francese è specializzato sulle pmi ed era già a norma con le regole sui piani di risparmio
di Paola Valentini
Axa Investments Managers ha intrapreso l’iter per rendere a norma Pir lo storico fondo azionario Italia della casa, l’Axa Wf Framlington Italy, gestito da Gilles Guibout che è anche responsabile degli investimenti azionari Europa del gruppo francese. Il processo dovrebbe concludersi entro l’estate. In realtà si tratta soltanto di un atto formale per acquisire lo status di Pir, visto che nella pratica il fondo Italy è da sempre specializzato sulle pmi italiane. Axa Wf Framlington Italy ha già alle spalle un lungo track record di performance generate con una gestione compatibile alla nuova normativa. «Il processo per diventare Pir non ha comportato alcun cambiamento sostanziale nella strategia d’investimento. Eravamo già Pir prima del Pir, perché le small cap hanno sempre fatto parte del nostro universo d’investimento», spiega Guibout, aggiungendo d’avere apportato solo qualche lieve aggiustamento all’asset allocation. Per esempio, la quota investita in small e mid cap, da Technogym a Ferragamo , è stata leggermente incrementata, portandola al 22%. «L’investimento in titoli mid-small cap presenta un implicito rischio di liquidabilità. Per loro natura, questi titoli sono più difficili da scambiare nei mercati, in particolare nei momenti di stress. La gestione di questo rischio di liquidabilità è stato un punto di attenzione nella strategia del fondo Italy, da più di dieci anni», aggiunge il money manager, «il portafoglio è costruito per essere in grado, anche in momenti di correzione dei mercati, di essere liquidato almeno per il 50% in un solo giorno di trading, e per la restante metà in una settimana».
Tra i dieci titoli in portafoglio che sono meno liquidi figurano, secondo quanto indicato dal gestore, Triboo che ha un peso dello 0,6% sul patrimonio del fondo, Save (1,3%), Openjobmetis (0,2%) seguiti da Rayway (1,5%), Danieli (1,5%), Datalogic (1,2%), Buzzi (1,4%), Marr (1,1%), De’Longhi (1,4%) e Inwit (1,2%). Quanto alle performance, il risultato cumulato netto di Axa Wf Framlington Italy llasse A è del 10,18% a un anno, del 3,7% a tre anni e del 67,1% a cinque anni. «Nelle prossime settimane, i mercati azionari potrebbero rimanere erratici, muoversi in base alle dichiarazioni del nuovo presidente degli Stati Uniti, o sulla scia di possibili sviluppi politici in Europa. Ancora una volta è essenziale preferire le società che offrono un reale potenziale di crescita del proprio giro d’affari e o dei propri margini, sola garanzia della capacità di generare risultati e dividendi nel lungo termine», avverte Guibout. (riproduzione riservata)
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