di Anna Messia
La partita è appena iniziata ma l’intenzione di Old Mutual Wealth appare chiara. La società, leader nel settore bancario, del risparmio gestito e delle assicurazioni, vuole cedere le sue attività italiane e per questo motivo nei giorni scorsi, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, avrebbe deciso di dare mandato all’advisor Rothschild per cercare pretendenti interessati a rilevare il suo portafoglio nella Penisola.
La mossa è stata decisa dal gruppo di Londra, quotato al London Stock Exchange e presente nel Ftse 100, nell’ambito del generale riassetto internazionale con cui si punta a dismettere tutte le partecipate ritenute non più strategiche. La riorganizzazione ha già coinvolto diversi mercati in cui il gruppo era presente, dalle Bermuda all’Austria fino alla Germania, e ora è destinato a passare anche per l’Italia, dove Old Mutual Wealth ha raggiunto un’importante posizione negli anni, in particolare nel settore assicurativo delle polizze unit linked con il marchio Skandia, distribuendo prodotti tramite partner bancari e reti di promotori finanziari apprezzati dal mercato per la diversificazione dei fondi. A ottobre 2014 c’era poi stato il cambio di denominazione in Old Mutual Weath Italy, dopo che il gruppo inglese aveva rilevato Skandia con l’obiettivo di entrare nel mercato europeo.
In ballo, per quanto riguarda il riassetto in Italia, dove il gruppo è guidato dall’amministratore delegato Enzo Furfaro, ci sono riserve per oltre 6 miliardi che potrebbero far gola a diversi operatori del settore assicurativo, ma anche a fondi di private equity come Apollo (che ha già rilevato le attività assicurative di Carige ), Cinven (che recentemente ha preso Ergo) o JcFlowers (che detiene già il controllo di Eurovita). Questi ultimi investitori in più occasioni hanno manifestato l’intenzione di crescere ancora nel settore assicurativo e il portafoglio di polizze messo sul mercato da Old Mutual Weath potrebbe essere particolarmente interessante, visto che si tratta di unit linked che investono in fondi comuni, non prevedono garanzie di rendimento minimo da parte della compagnia, e hanno quindi bassi requisiti di capitale in ottica Solvency II rispetto a prodotti come le gestioni separate.
In ogni caso, come accennato, l’operazione è alle battute iniziali e soltanto nel corso delle prossime settimane si potrà avere un quadro più chiaro sui pretendenti oltre che sul possibile prezzo di cessione. Quel che appare già evidente è che il mercato assicurativo italiano sta vivendo una fase di riassetto, dettata anche dalle nuove regole sul capitale Solvency II partite lo scorso gennaio: solo qualche settimana fa anche Allianz ha deciso di mettere sul mercato un portafoglio di polizze Vita tradizionali del valore di circa 4,5 miliardi di euro. Anche quell’operazione è ancora aperta, con diversi pretendenti alla finestra. Tale vendita ha già destato l’interesse non solo fondi di private equity, come appunto Apollo e soprattutto di Cinven; della partita farebbe infatti parte a sorpresa anche Poste Vita, la compagnia assicurativa del gruppo Poste Italiane guidata da Maria Bianca Farina. Nel caso della cessione di Allianz il mandato, come noto, è in mano a Goldman Sachs, scelta dal colosso assicurativo tedesco, e sul tavolo ci sono polizze collettive-previdenziali con un rendimento garantito di circa il 2%, di cui attualmente, in presenza di un mercato con tassi rasoterra, tutte le compagnie del mercato si libererebbero volentieri, considerando gli alti accantonamenti di capitale richiesti in base alle nuove regole. Ma nonostante ciò, come visto, i pretendenti sembrano non mancare. Nel caso del portafoglio di Allianz, che vale appunto 4,5 miliardi, le prime indicazioni di prezzo si aggirerebbe intorno a 45-50 milioni di euro. La partita Old Mutual Wealth potrebbe quindi valere decisamente di più, considerando che si tratta un portafoglio più consistente, ossia di oltre 6 miliardi di euro, e che la tipologia di polizze unit linked in questa fase di mercato appare più appetibile. (riproduzione riservata)
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