di Valerio Testi
Banca Mediolanum ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con un utile netto di 73,2 milioni, in calo del 47% rispetto ai 137 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, perlopiù per il forte calo delle commissioni di performance, passate da 133 a 50,4 milioni in seguito alle condizioni sfavorevoli dei mercati. Risultato finale comunque in linea con le attese del consenso e il titolo in borsa è salito del 2,9% a 7,21 euro. Stabili invece le commissioni di gestione, pari a 200,5 milioni (da 195,5). «La raccolta netta in fondi sempre positiva», ha spiegato la società, «per quanto inferiore a quella dello stesso periodo dello scorso anno, ha mitigato la riduzione delle masse in gestione dovuta al calo dei mercati, contribuendo al mantenimento di commissioni di gestione elevate». La raccolta netta totale è stata positiva di 1,723 miliardi, in crescita del 66%. Quella in fondi, che include quella realizzata attraverso le polizze unit linked, si è attestata a 604 milioni. Gli impieghi alla clientela retail hanno raggiunto quota 6,4 miliardi (+14%), con un’incidenza di crediti deteriorati netti pari allo 0,8%. Il totale delle masse gestite e amministrate è salito del 2% rispetto al primo trimestre 2015, a 70,854 miliardi, sostanzialmente invariato rispetto al saldo di fine 2015. Il numero dei clienti a fine marzo è aumentato a 1,15 milioni, 20.500 in più rispetto a fine 2015. I conti correnti e di deposito hanno raggiunto quota 862.200. Per parte sua l’ad Massimo Doris conferma che il risultato economico è stato influenzato dalle commissioni di performance penalizzate da un andamento del mercato debole, mentre la prima parte del 2015 è stata fortissima. E invita a guardare alla crescita del numero di clienti e delle masse gestite, «che gettano le basi per il futuro», precisa. Doris aggiunge poi che il mese di aprile sta dando segnali confortanti: la raccolta continua a essere forte proseguendo il trend iniziato a dicembre, sia per quel che riguarda il risparmio amministrato sia per quello gestito». Quanto ai mercati esteri, cioè Germania e Spagna, dove Mediolanum è presente con una rete, l’utile netto si è attestato a 2,1 milioni e le masse gestite e amministrate sono cresciute del 4% rispetto al primo trimestre 2015 a 4 miliardi di euro (-2% da inizio anno). (riproduzione riservata)
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