Rami danni
La contaminazione ambientale – parte quinta
Autore: Clemente Fargion
ASSINEWS 274 – aprile 2016
5.1 – Le difficoltà di suscitare un reale interesse alla tutela ambientale
Nella normale gestione della sicurezza presso i siti industriali, la prevenzione attiva, sia in termini di installazioni che di organizzazione, è in prevalenza mirata a fronteggiare il rischio di incendio, o al più l’intrusione di malintenzionati, siano essi intenzionati a commettere un furto che un atto vandalico, dal quale può scaturire anche un incendio. Queste, infatti, costituiscono le più probabili cause di distruzione, danneggiamento o perdita per sottrazione del patrimonio tecnico, oltre che naturalmente comportare interruzioni di attività che possono rivelarsi letali per la sopravvivenza dell’impresa.
Non è facile dire con quanta consapevolezza da parte degli imprenditori questo avvenga, ma così come il rischio di interruzione di attività produttiva, senza essere di per sé una priorità nella politica di prevenzione attiva, finisce per beneficiare della prevenzione mirata a controllare il rischio di incendio, qualcosa di molto simile accade rispetto al rischio di contaminazione ambientale.
Il contenuto integrale di questo articolo è visualizzabile solo dagli abbonati a Non sei abbonato?
Scopri i piani di abbonamento
Sei già abbonato? Effettua il login nel modulo sottostante