di Valerio Testi
L’assemblea degli azionisti di Azimut ha approvato il bilancio 2015, chiuso con un utile netto consolidato di 247,4 milioni, in forte crescita rispetto ai 92,1 milioni nel 2014. Approvata anche la distribuzione di un dividendo di 1,5 euro per azione (0,78 euro nel 2014), di cui 0,5 euro corrisposti con stacco cedola il 23 maggio e il restante euro entro 30 giorni dalla cancellazione del gruppo Azimut dall’albo delle sim.
A questo riguardo l’assemblea si è espressa favorevolmente circa l’opportunità di proseguire nella valutazione dell’ipotizzato progetto di trasferimento della sede legale della società all’estero «laddove non arrivi nelle prossime due-tre settimane», precisa una nota della società, «l’ultima parte del nulla osta al processo di riorganizzazione societaria volto a escludere Azimut dall’applicazione della direttiva Crd IV». Nel caso il cda ritenesse di procedere nell’operazione di trasferimento, si renderà necessaria un’assemblea straordinaria per le deliberazioni del caso. Nel cda che ha terminato il proprio mandato, rinnovato per il prossimo triennio, si registrano i nuovi ingressi di Claudio Foscoli (già membro del cda di Azimut Consulenza sim) e Marzio Zocca (già all’interno del cda di Azimut Capital Management sgr). L’assemblea inoltre si è espressa a favore sulla determinazione del compenso del cda, ma non ha approvato l’integrazione straordinaria degli emolumenti una tantum agli amministratori uscenti. Via libera anche al compenso del collegio sindacale, mentre non è stata trattata l’integrazione una tantum proposta all’ordine del giorno, seguendo in questo il parere unanime dei sindaci uscenti. Al termine dell’assemblea si è tenuta la prima riunione del nuovo cda che ha confermato il presidente Pietro Giuliani come amministratore delegato ad interim (in attesa dell’individuazione, prevista entro l’estate, del nuovo ad) e ha definito la nuova governance societaria con la nomina di Marco Malcontenti come co-amministratore delegato, così come per Paola Mungo, che però dal secondo esercizio ricoprirà la carica di vicepresidente non esecutivo. Paolo Martini è stato nominato invece co-direttore generale con ampie deleghe commerciali per lo sviluppo del business. Al riguardo Giuliani ha precisato che «una volta ricevute le autorizzazioni mancanti e completato il processo di fusione tra la sim e la sgr, «è mia intenzione proporre Martini come ad della nuova società Azimut Capital Management, che integra le due anime di gestione e distribuzione (oltre 85% delle masse intermediate, 1.700 persone». Martini sarà chiamato a continuare la forte crescita in Italia basandosi sulle tre linee di business: rete di consulenti finanziari, wealth management e istituzionali. In borsa il titolo è salito circa dell’1% a 22,1 euro. (riproduzione riservata)
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