di Anna Messia
Chi ha puntato più di tutti è stata Allianz . Come anticipato da milanofinanza.it, il colosso assicurativo tedesco ha deciso di investire 400 milioni di euro, su un totale di 830 nel project bond relativo al Passante di Mestre, il primo garantito dalla Banca Europea degli Investimenti (Bei) su un progetto infastrutturale italiano.
La decisione evidenzia la fiducia del gruppo di Monaco nel Paese. Anzi, quello nel bond del Passante autostradale potrebbe essere solo il primo di una serie di investimenti che Allianz potrebbe fare nelle infrastrutture italiane. L’operazione è stata resa più facile da un emendamento a Solvency II, scaturito dalla nuova Capital Market Union e pubblicato il 1° aprile scorso nella Gazzetta Ufficiale di Bruxelles, che prevede un alleggerimento degli accantonamenti di capitale richiesti alle assicurazioni europee per gli investimenti nelle infrastrutture, sia quelli realizzati comprando azioni sia quelli effettuati tramite la sottoscrizione di obbligazioni. Mentre le assicurazioni, dal canto loro, in un contesto di tassi d’interesse rasoterra, sono sempre più interessate a individuare rendimenti stabili e di lungo periodo, che possono essere facilmente riconosciuti da infrastrutture già avviate, com’è appunto il caso del Passante di Mestre. A sottoscrivere i 400 milioni è stata in particolare Allianz Global Investors (GI), il gestore del gruppo, che ha acquistato i bond sia per conto di Allianz Italia, guidata da Klaus Peter Roehler, sia di altre entità del gruppo tedesco. L’85% delle obbligazioni sarà infatti detenuto da clienti internazionali di Allianz GI al di fuori dell’Italia. Il gruppo tedesco ha tra l’altro un’ampia esperienza nel comparto, con più di 5 miliardi di euro di bond in portafoglio facenti capo a progetti infrastrutturale. L’emissione, come noto, servirà a rifinanziare un’opera che collega le città di Padova e Venezia, già costruita tra il 2006 e il 2008, grazie alle somme anticipate da Anas e Cassa Depositi e Prestiti, che figura anche tra i sottoscrittori del bond. Più in dettaglio 430 milioni andranno all’Anas e gli altri 400 milioni saranno utilizzati per rifinanziare altri prestiti esistenti. Il deal, del valore complessivo di 830 milioni, sarà quindi composto da due tranche, prezzate a uno spread di 185 punti base sopra il mid-swap, con una cedola del 2,115%, ed entrambe con scadenza 31 dicembre 2030. In base ai termini concordati la Bei garantirà il 20% della transazione, pari a 166 milioni. Tra i sottoscrittori del bond ci sono anche Generali e il fondo francese Score. «Come investitore di lungo termine, siamo felici di aver realizzato una grande operazione in Italia che dimostra la nostra fiducia nel Paese e che porterà benefici sia ai cittadini del Nord Est sia ai nostri clienti», ha detto il ceo di Allianz Italia. «Realizzare investimenti infrastrutturali ci consente di offrire a chi investe nei nostri prodotti rendimenti attraenti, basati su asset solidi; elementi particolarmente rilevanti in un momento di tassi ai minimi storici». (riproduzione riservata)
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