di Anna Messia
Consob deve continuare a occuparsi della trasparenza e della correttezza nella vendita delle polizze assicurative ad alto contenuto finanziario. È questo il parere dei senatori della commissione Industria, chiamati a pronunciarsi sullo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva europea Solvency II, modificando alcuni articoli del Codice delle assicurazioni.
A sollevare la questione sulle competenze della commissione di controllo guidata Giuseppe Vegas era stato l’Ivass, l’istituto che vigila sul settore assicurativo. In particolare, il presidente Salvatore Rossi aveva sostenuto che in occasione del recepimento di Solvency II, che sarà operativa per tutte le compagnie dal 1° gennaio 2016, sarebbe utile riconsiderare lo stralcio di competenze a suo tempo previsto dalla legge sul risparmio 2005, che aveva assegnato a Consob il controllo su polizze index e unit linked perché considerate a più alto contenuto finanziario e quindi più vicine a prodotti legati ai mercati. «È opportuno interrogarsi se questa vecchia previsione normativa sia ancora valida alla luce del nuovo quadro normativo», aveva dichiarato Rossi in audizione, perché, «pur riconoscendo l’affinità dei prodotti assicurativi d’investimento con altri prodotti finanziari, il legislatore europeo sta privilegiando la specificità dei soggetti che li progettano, ovvero le compagnie di assicurazione». Secondo i senatori, però, quelle competenze Consob non vanno toccate e il presidente della commissione Massimo Mucchetti (Pd) nel motivare la decisione ha aggiunto che l’esercizio di nuovi compiti da parte di Ivass richiederebbe una maggiore disponibilità di risorse umane e finanziarie da parte dell’istituto, con il rischio di maggiori costi a carico delle assicurazioni (che pagano contributi per l’Ivass) e quindi, a catena, dei clienti. Detto questo, non c’è «ragione di sottrarre alla Consob una competenza che finora ha esercitato efficacemente», ha aggiunto Mucchetti. La commissione ha poi chiesto al governo di ripristinare il ruolo di controllo e terzietà «su tariffe e riserve tecniche, assicurato dagli attuari iscritti all’albo professionale». (riproduzione riservata)