Impact Forecasting, il team di catastrophe model development di Aon Benfield, ha pubblicato l’ultima edizione del suo report mensile Global Catastrophe Recap, che esamina i disastri naturali accaduti a livello globale durante marzo 2015.

Il report si sofferma in particolare sulle tempeste Mike e Niklas, che hanno colpito l’Europa occidentale e centrale alla fine marzo, uccidendo almeno nove persone e causando danni estesi.

Venti con forza da uragano sono stati accusati in zone della Germania, del Regno Unito, dei Paesi Bassi, della Svizzera, dell’Austria e della Polonia. La Germania ha subito il danno più significativo.

In base alle stime preliminari sui danni riportate da ciascun paese e dalle compagnie assicurative locali, sia i danni economici che assicurativi totali potrebbero superare il miliardo di dollari. 

In realtà, Impact Forecasting ha affermato che la tempesta Niklas è stato l’evento più costoso che si è verificato all’infuori degli Stati Uniti nel primo trimestre del 2015.

Nello stesso mese nel resto del mondo il ciclone Pam ha colpito l’arcipelago di Vanuatu, nel sud del Pacifico, uccidendo almeno undici persone e ferendone molte altre.

In molte isole dell’arcipelago, tra cui quella che ha come capitale Port Vila, il 90% delle abitazioni e delle strutture sono state danneggiate o distrutte e la Repubblica di Vanuatu ha ricevuto un indennizzo preliminare dal valore di 1 milione e 900 mila dollari dal programma Pacific Catastrophe Risk Insurance Pilot.

A livello globale, Pam è considerato il ciclone più forte ad aver colpito la terraferma dopo il tifone Haiyan, che si è abbattuto sulle Filippine nel 2013.

Nel frattempo, i cicloni Nathan e Olwyn sono approdati ripetutamente in Australia, causando danni al settore agricolo, mentre il super tifone Maysak ha colpito la Micronesia, uccidendo almeno nove persone.

Negli Stati Uniti, dopo uno dei più tranquilli inizi della stagione degli uragani degli ultimi anni, l’attività convettiva è aumentata: in questo primo trimestre due eventi separati dalla durata di più giorni hanno causato grandinate estese, venti a linea retta, e danni da tornado in zone della regione delle Grandi Pianure, degli Stati Uniti medio occidentali e sud-orientali.

I danni economici e assicurativi totali combinati dovrebbero raggiungere le centinaia di milioni di dollari statunitensi.

Il rigido clima invernale ha colpito regioni degli Stati Uniti sud-occidentali, meridionali, medio occidentali, nord-orientali, del medio Atlantico, delle Grandi Pianure e l’area delle Montagne Rocciose, uccidendo 13 persone e causando danni diffusi.

I danni economici totali erano inizialmente stimati a 175 milioni di dollari ma le compagnie assicurative hanno riportato un’eccedenza di 110 milioni.

In Cina i danni causati dalla grandine, principalmente nelle terre agricole e nelle strutture nella regione nord-occidentale e in quella meridionale, ammontano a 1.7 miliardi di yuan cinesi (pari a 275 milioni di dollari statunitensi).

Una storica alluvione lampo ha colpito in Cile le regioni settentrionali di Atacama e di Antofagasta uccidendo almeno 25 persone e danneggiando o distruggendo 14.000 abitazioni.

Molteplici uragani di entità moderata hanno colpito la Cina durante il mese, uccidendo due persone e danneggiando in totale 33.000 abitazioni.

I danni economici totali hanno raggiunto all’incirca i 40 milioni di dollari.