In occasione del suo decimo compleanno, Fondo Arcobaleno – Fondo per l’assistenza sanitaria integrativa promosso dalla Filca Cisl Nazionale – e RBM Salute pongono le basi per l’avvio di un nuovo percorso nel settore del Welfare Integrativo.
Molti gli spunti della giornata alla quale sono intervenuti, tra gli altri: il Segretario Generale della FILCA CISL Domenico Pesenti, la Segretaria Generale della CISL Veneto Franca Porto, il Segretario Generale della FILCA CISL Veneto, Salvatore Federico, il Direttore Generale della CONFCOMMERCIO Unione Venezia Danilo De Nardi, il Presidente di Solidarietà Veneto Andrea Tomat, il Consigliere Delegato di RBM Salute Marco Vecchietti, il Presidente di ADAPT Emmanuele Massagli e l’Amministratore Delegato di Close2U Angelo De Filippo. Dai lavori in particolare è emersa la proposta di costituire un Laboratorio Territoriale (Nord Est) per il Welfare che coinvolga le Parti Sociali, gli esperti del settore ed i principali operatori con l’obiettivo di promuovere nuovi modelli di integrazione tra Welfare e Territorio.
“Siamo partiti con l’idea di poter realizzare un incontro tra Aziende e Welfare, laddove per Welfare intendiamo non solo la sanità integrativa delle grandi realtà industriali, bensì anche delle piccole imprese locali, base di partenza del progetto di Fondo. Il nostro fine era, ed è tutt’oggi, quello di dare benefici a tutti comprese le piccole realtà territoriali e le loro famiglie, in una visione di Welfare Integrativo a 360°” spiega Salvatore Federico , Presidente di Fondo Arcobaleno e Segretario Generale FILCA CISL Veneto.
“Infatti – continua Federico – come emerso dal dibattito, vi è una sostanziale differenza tra benefit e Welfare ed in questa giornata la prospettiva è quella di trasmettere un’idea di organizzazione allo scopo di cooperare tutti per un bene comune: mettere la persona – e la famiglia – al centro!”.
Marco Vecchietti – Consigliere Delegato RBM Salute, la più grande Compagnia Assicurativa specializzata nel settore salute, commenta: “Esperienze come quella del Fondo Sanitario Arcobaleno dimostrano le straordinarie potenzialità che il Territorio inteso come centro di interessi, relazioni sociali e tutele può mettere a disposizione per rendere più effettive le coperture offerte dalla Contrattazione Collettiva Nazionale. Non si tratta di scardinare il sistema dei Fondi Sanitari attuato dai CCNL di settore quanto di superarne l’impianto iniziale attraverso l’integrazione dei livelli assistenziali in una logica di presa in carico quotidiana dei bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie. Intercettare le figure contrattuali non ancora tutelate – conclude Vecchietti – estendere le coperture sanitarie ai nuclei familiari, modulare i Piani Sanitari sull’intero ciclo di vita del lavoratore (anche oltre l’età pensionabile), garantire la piena conoscenza delle prestazioni attraverso gli sportelli territoriali delle Parti Sociali, questi alcuni dei principali risultati che l’integrazione tra Fondi Sanitari e Territorio è in grado di cogliere”.