Goldman Sachs Asset Management (GSAM) ha pubblicato il suo studio annuale sul settore assicurativo, intitolato “Too Much Capital, Too Little Return”, da cui emerge che, mentre gli assicuratori ritengono che il settore sia ben capitalizzato, è sempre più difficile trovare interessanti opportunità di investimento in un ambiente caratterizzato da rendimenti negativi, spread ridotti e prezzi elevati delle azioni. Gli assicuratori hanno dimostrato il massimo livello di pessimismo da quando GSAM ha iniziato a condurre questo tipo di indagine quattro anni fa.
“Gli assicuratori si stanno concentrando sulla ricerca di nuove opportunità di investimento, che sono scarse perché i rendimenti rimangono ancora a livelli bassi e gli assicuratori non prevedono un aumento significativo dei tassi per quest’anno”, ha detto Michael Siegel, GSAM Global Head of Insurance Asset Management. “Ciò nonostante, un terzo degli assicuratori a livello globale intende aumentare il rischio complessivo del portafoglio. Gli assicuratori ritengono che le asset class azionarie sovraperformeranno rispetto alle quelle relative al credito e stanno cercando di aumentare l’allocation ad asset class private e meno liquide”.
Gli assicuratori EMEA e pan-asiatici hanno mostrato una propensione al rischio maggiore rispetto ai loro colleghi delle Americhe. Gli assicuratori con sede nell’area EMEA hanno aumentato la loro propensione al rischio nel corso degli anni, mentre gli assicuratori pan-asiatici stanno cercando di aumentare il rischio sul mercato del credito e azionario. Gli assicuratori con sede nelle Americhe, che hanno dimostrato una forte propensione al rischio nel corso degli anni, sono ora soddisfatti dei loro livelli di rischio e stanno pianificando di mantenere invariato il rischio complessivo.
Gli assicuratori ritengono che il ritmo della crescita economica statunitense rappresenti il rischio più grande dal punto di vista macroeconomico. CIO e CFO pensano che il dollaro continuerà a rafforzarsi a causa di un’economia più forte e dei tassi di interesse relativamente più alti. Dato che nel 2014 i rendimenti sono diminuiti e le banche centrali hanno ampliato i programmi di QE, gli assicuratori hanno abbassato le loro aspettative sui tassi.
Dallo studio emerge anche che gli assicuratori a livello globale intendono aumentare l’allocation ad asset privati e meno liquidi, in particolare prestiti commerciali, debito infrastrutturale, private equity e prestiti del segmento middle market. Coerentemente con le loro aspettative di rendimento, le compagnie intendono diminuire l’allocation agli asset molto liquidi quali strumenti cash e a breve termine e debito del governo e delle agenzie.
Le asset class azionarie dovrebbero sovraperformare le asset class legate al credito. Gli assicuratori prevedono che le asset class con i ritorni più alti quest’anno saranno il private equity e le azioni statunitensi ed europee.
Nonostante anni di politica monetaria espansiva globale senza precedenti, gli assicuratori sono sempre più preoccupati della deflazione nel breve termine, a causa della lenta crescita globale e dei prezzi delle materie prime più bassi. Gli assicuratori si aspettano che le commodities saranno tra le asset class con i rendimenti più bassi quest’anno. Gli assicuratori hanno espresso le loro preoccupazioni per quanto riguarda l’inflazione nel medio termine.
Gli assicuratori inoltre stanno cercando di esternalizzare le asset class core e di nicchia a gestori terzi, in particolare fondi hedge (26%), azioni dei mercati emergenti (23%), società statunitensi investment grade (23%) e private equity (22%).