di Anna Messia
Non sarà facile per il numero uno di Poste Italiane, Francesco Caio, raggiungere l’ambizioso obiettivo di crescere nel settore dei pacchi per recuperare il terreno perso finora. «Ho trovato un’azienda un po’ più debole di quello che mi aspettavo sul versante della logistica, segmento in forte crescita; perché con l’8% di quota di mercato nei pacchi, che è il settore più in crescita, c’è tanto da fare», aveva detto Caio presentando il piano industriale 2015-2019, quello messo a punto in vista della quotazione a Piazza Affari del 40% del capitale, da realizzare entro l’anno.
Nel frattempo i concorrenti stanno diventato infatti sempre più grandi e agguerriti, come dimostra l’offerta lanciata ieri dall’americana FedEx sull’olandese Tnt Express, con inevitabili risvolti anche sul mercato italiano. In Italia Tnt Express, guidata da marzo scorso da Christophe Boustouller, ha sede a Torino e opera come corriere espresso internazionale e domestico, con oltre 100 filiali e hub, una flotta di 2.750 mezzi e cinque aerei. Anche FedEx ha già da tempo una sede in Italia, specializzata in particolare nelle spedizioni internazionali e soprattutto verso gli Usa. Le sinergie con Tnt Express sono quindi evidenti e l’intenzione del nuovo colosso è chiaramente lanciare la sfida a big come Dhl, società del gruppo Deutsche Post, leader nel settore della logistica e delle spedizioni postali. Ma nella competizione rientra inevitabilmente anche Sda, la società delle Poste Italiane specializzata appunto nella consegna dei pacchi postali. Non solo; l’operazione annunciata ieri da FedEx potrebbe avere conseguenze dirette anche nel mercato italiano delle lettere. Perché Post NL, società che detiene il 14,7% di Tnt Express (salvo buon esito dell’esame antitrust), si è già impegnata ad aderire all’offerta di 8 euro per azione lanciata dagli americani. Post NL, quotata ad Amsterdam, controlla a sua volta il 100% Nexive (la ex Tnt Post Italia), che è il primo operatore privato del mercato postale italiano, concorrente diretto di Poste Italiane, e con una quota di mercato di circa il 15%. Nexive è da tempo in competizione con Poste Italiane su partite importati; di recente, per esempio, ha sfilato al gruppo di Caio la fetta più importante della gara da 216 milioni di euro lanciata dall’Agenzia delle Entrate per il recapito delle lettere nei prossimi tre anni. E sul tavolo ora ci sono gare come la consegna delle lettere per conto di Rai, Inps o Inail. La liquidità che Poste NL incasserà da FedEx sarà nuova linfa per gli investimenti del gruppo. (riproduzione riservata)