Un preoccupante mix di crescita economica stagnante, debole pressione sui prezzi e persistente sovracapacità rendono opaca la previsione economica nell’immediato futuro, secondo quanto evidenzia il nuovo rapporto (“Global trade: What’s cooking?”) diEuler Hermes, società del Gruppo Allianz e leader mondiale dell’assicurazione crediti. In base alle previsioni di Euler Hermes, il commercio nominale internazionale crescerà di appena l’1,8% quest’anno e solo del 4,5% nel 2016, una frazione rispetto al 12% di espansione annuale globale a cui si è assistito fra il 2001 e il 2008.
Made in Italy: la creazione del desiderio globale
Il Made in Italy, ovvero l’eccellenza della manifattura italiana, anche quest’anno e nel 2016 darà il suo importante contributo alla crescita economica del paese. Infatti, nonostante le difficoltà di competitività a livello internazionale, per le PMI nel 2015 e 2016 sono attesi rispettivamente 10 e 15 miliardi di export addizionale provenienti prevalentemente da meccanica, chimica, tessile e agroalimentare. “L’indebolimento dell’euro e una base di prodotti e servizi fortemente diversificata potrà consentire alle imprese italiane di crescere ancora una volta sui principali mercati export, affascinati dalla qualità, dall’Italian style e dall’innovazione. Ad affiancare gli emergenti nell’acquisto di prodotti italiani ci saranno ancora una volta le principali economie partner del Vecchio Continente come Francia e Germania, attese ad una crescita più sostenuta e la Svizzera, dove da gennaio è stato abbandonato il cambio fisso euro-franco” – ha dichiarato Michele Pignotti, Capo della Regione Euler Hermes Paesi Mediterranei, Africa e Medio Oriente.