L’IVASS ha posto in pubblica consultazione lLo schema di Provvedimento che dà attuazione all’articolo 29 del Decreto Legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, convertito con la Legge 24 marzo 2012, n. 27. La norma attribuisce all’IVASS il compito di definire il criterio di calcolo dei valori dei costi e delle eventuali franchigie sulla base dei quali vengono determinate le compensazioni tra compagnie nell’ambito del sistema di risarcimento diretto previsto dall’art. 150 del Codice delle Assicurazioni (di seguito CAP). Obiettivo della disposizione è quello di incentivare l’efficienza produttiva e, in particolare, il controllo dei costi e l’individuazione delle frodi.
La procedura di risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale è stata introdotta in via obbligatoria in Italia nel 2007 (c.d. sistema CARD, Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto1) e riguarda la gestione di alcune specifiche tipologie di sinistri per i quali il risarcimento dei danni viene effettuato direttamente dalla compagnia assicurativa del danneggiato (impresa gestionaria). Tale gestione rappresenta, in termini di rilevanza numerica, circa il 77% del totale dei sinistri gestiti dalle compagnie assicurative in Italia e circa il 44% del totale dei sinistri in termini di importi risarciti.
Il sistema CARD doveva costituire uno strumento per migliorare la qualità del servizio assicurativo, riducendo i tempi di trattazione e liquidazione del danno e, soprattutto, un mezzo per incidere sui costi dei risarcimenti, contribuendo al contenimento dei livelli tariffari dell’assicurazione r.c. auto. In effetti il trend dei principali indicatori tecnici ha evidenziato che la procedura di risarcimento diretto, nel suo complesso, ha avuto un positivo effetto di contenimento dei costi dei risarcimenti. Tuttavia l’attuale criterio di compensazione economica tra imprese, basato sul sistema dei forfait, ha evidenziato alcune carenze nel meccanismo redistributivo interaziendale degli incentivi o disincentivi e ha indotto comportamenti distorsivi arrivando, in alcuni casi, a non penalizzare o addirittura a “premiare” comportamenti “opportunistici” da parte di imprese inefficienti sotto il profilo del contenimento dei costi.
L’obiettivo che l’IVASS si è prefisso, nel definire il nuovo modello dei rimborsi, è stato quello di individuare, in conformità a quanto richiesto dal legislatore, modalità operative che possano incentivare le imprese verso comportamenti “virtuosi”, volti alla riduzione del costo dei sinistri e all’aumento della velocità di liquidazione. Si è inteso, inoltre, disincentivare “prassi opportunistiche”, limitando l’effetto dei piccoli sinistri e contrastando le frodi.
A tal fine sono stati studiati diversi modelli operativi allo scopo di valutare l’efficienza degli stessi nonché gli eventuali impatti delle modifiche sul sistema, sia a livello globale di mercato sia a livello aziendale.
Principali elementi di novità
Il modello per la gestione dei sinistri rientranti nella CARD-CID2 (circa il 90% in termini di onere sinistri dell’intero sistema CARD) si basa, in analogia con il sistema vigente, su rimborsi forfettari all’impresa gestionaria dei sinistri gestiti per conto delle altre imprese. Il Provvedimento, in aggiunta al meccanismo dei forfait, introduce un sistema di incentivi/penalizzazioni per quelle imprese che, nel corso del periodo di osservazione, hanno dimostrato migliori/peggiori capacità gestionali nel contenimento dei costi e nella velocità di liquidazione. In particolare, per favorire la corretta gestione da parte delle imprese dell’attività di contrasto alle frodi, è stato previsto che il calcolo degli incentivi/penalizzazioni tenga conto anche degli indicatori dell’Archivio Integrato Antifrode (AIA), operativi non appena il sistema entrerà in vigore. La completa e puntuale alimentazione della base dati necessaria per il calcolo degli indicatori AIA, costituirà in tal modo un elemento d’interesse per le imprese.
Per la gestione dei sinistri rientranti nella CARD-CTT3 (circa il 10% in termini di onere sinistri), considerata la disponibilità delle tabelle ministeriali sulle microlesioni e l’introduzione di criteri più stringenti e obiettivi per la valutazione delle lesioni personali di minore entità, si è ritenuto di innovare il precedente meccanismo di compensazione, prevedendo rimborsi basati sul valore reale dell’importo risarcito (c.d. piè di lista), calcolato al netto di un’eventuale franchigia fissa e/o percentuale.
Valutazioni d’impatto
I criteri individuati dall’IVASS, con riferimento al sistema CARD-CID, sono frutto di analisi condotte su diversi modelli e varie ipotesi, di cui sono stati valutati costi e benefici. Delle diverse modalità gestionali del sistema prese in considerazione è stata scelta la soluzione che prevede un meccanismo di regolazione delle compensazioni e di determinazione degli incentivi o delle penalizzazioni, in termini assoluti e comparativi, ritenuto il più idoneo al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge.
Il meccanismo, individuato a seguito di un’analisi d’impatto condotta sui dati dei sinistri pagati a titolo definitivo al 30 giugno 2013 (fonte CONSAP-Stanza di compensazione), prevede modalità operative che incentivano le imprese verso comportamenti “virtuosi” e, nello stesso tempo, disincentivano “prassi opportunistiche”.
Sono state innanzitutto analizzate statisticamente le caratteristiche delle imprese italiane. Dalla definizione di circa 20 modelli, o varianti di modelli, è stato possibile simulare, sulla base dei dati storici, gli effetti dell’applicazione degli incentivi o delle penalizzazioni su ciascuna impresa del mercato, in tutte le situazioni prese in esame. Per ciascuno dei modelli è stata inoltre effettuata un’analisi di cluster con simulazione Monte Carlo, basata sulla definizione di repliche del sistema assicurativo italiano con le stesse caratteristiche di volatilità del mercato reale.
I risultati, riportati nell’allegato A, sono stati ottenuti per ciascuna impresa, o per cluster di imprese raggruppate in funzione della frequenza e del costo medio dei sinistri, considerando separatamente il settore dei “ciclomotori e motocicli” e quello dei “veicoli diversi da ciclomotori e motocicli” e distinguendo tra i risarcimenti per danni al veicolo assicurato e alle cose trasportate e le lesioni al conducente.
Per la gestione CARD-CTT, l’adozione di criteri oggettivi nell’accertamento e nella valutazione medico-legale delle lesioni di lieve entità ha indotto a operare un cambiamento nell’ambito del precedente meccanismo di compensazioni. Infatti, anche in considerazione del più ristretto campo di applicazione dei sinistri CARD-CTT, si ritiene che il rimborso a piè di lista possa costituire lo strumento più efficace per garantire un equo e corretto rimborso all’assicurato e, al tempo stesso, rendere snello ed efficiente il funzionamento del sistema.
Lo schema proposto:
Ricalca l’impianto dell’attuale sistema CARD, basato su rimborsi forfettari all’impresa gestionaria dei sinistri gestiti per conto delle altre imprese, innovandolo alla luce delle carenze riscontrate nel suo funzionamento e introducendo un sistema premiante delle capacità gestionali delle imprese virtuose. Non risultano pertanto aggravi apprezzabili sulle imprese assicurative in quanto il sistema prescelto, per la parte più rilevante relativa ai sinistri CARD-CID, risulta modificato solo in minima parte;
Consente di disporre di un modello che presenta i seguenti vantaggi:
– possibilità di calibrazione nel tempo mediante l’affinamento di parametri di funzionamento;
– circoscritta volatilità dei risultati;
– utilizzo di un algoritmo di calcolo semplice;
– assenza di scambio di flussi informativi sensibili tra imprese;
Prevede, allo scopo di consentire all’IVASS di stabilire annualmente i limiti per il calcolo delle compensazioni, la richiesta di invio di una specifica base dati sui sinistri CARD. La richiesta, insieme alle registrazioni contabili riferite ai sinistri CARD e alla relativa modulistica di bilancio, è estesa anche alle imprese comunitarie, in virtù del perseguimento dell’interesse generale, volto a garantire un’effettiva ed efficace tutela degli assicurati in ambito r.c. auto.
Lo schema di Provvedimento prevede quale data di entrata in vigore il 1° gennaio 2015. Ciò consentirà alle imprese di impostare adeguatamente la propria gestione nell’ambito del sistema CARD, tenendo conto dell’introduzione delle nuove regole stabilite per il suo funzionamento.
Il modello proposto è costruito su parametri, funzione di variabili esplicative dell’andamento dei costi e dell’efficienza della gestione aziendale e consente una periodica valutazione e calibrazione dei risultati, alla luce degli effetti che si verranno a misurare nel tempo.
Tenuto conto degli elementi innovativi introdotti ed allo scopo di pervenire ad un continuo miglioramento ed affinamento delle metodologie adottate, l’Istituto provvederà, decorso un idoneo periodo di osservazione, a sottoporre ad analisi gli effetti prodotti dall’introduzione del nuovo modello sul sistema, visti gli obiettivi di efficienza e contenimento dei costi da raggiungere e a valutare l’introduzione di eventuali correttivi o modifiche al modello. Eventuali osservazioni, commenti e proposte dovranno essere inviate all’IVASS entro il 31 maggio 2014 al seguente indirizzo di posta elettronica: provvedimentoCARD@ivass.it