A giorni la prima riunione. Ne fanno parte imprese, manager, assicuratori, brokers, periti, consulenti e formatori
Per diffondere la cultura del rischio e le tecniche di prevenzione e gestione degli eventi avversi è nato a Milano un gruppo di lavoro al quale partecipano imprenditori, risk manager, broker, assicuratori, periti assicurativi e centri di formazione. Ne fanno parte: Marco Oriolo, vice presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria; Carlo Marietti Andreani, presidente di AIBA (l’associazione dei broker assicurativi); Adolfo Bertani, presidente del Cineas (consorzio universitario di formazione manageriale sulla cultura del rischio); Francesco Cincotti (vice presidente di Ugari, Unione giovani assicuratori e riassicuratori italiani); Roberto Bosco (consigliere Anra, l’associazione dei risk manager): Mauro Tamagnone (presidente di AIPAI, l’associazione dei periti liquidatori assicurativi); Marco Santinato, amministratore delegato di Per Consulting.
L’idea di un tavolo comune è emersa nel corso del workshop “Strategie e tecniche per proteggere le imprese: il valore della formazione” organizzato da PER Consulting che si è tenuto mercoledì a Milano presso la Fondazione Cariplo.
Il workshop ha affrontato il tema dell’importanza di un tempestivo intervento di ripristino nel caso in cui un’attività industriale sia colpita da un evento avverso, per ridurre il periodo di fermo dell’attività causato dai danni subiti e ad abbassare i costi per il ritorno al pieno regime di produzione.
In Italia gli interventi di ripristino si effettuano soltanto nel 14% dei casi in cui sarebbero possibili. Come fare per rendere le aziende industriali italiane tecnicamente e organizzativamente preparate ad affrontare eventi avversi che possono far perdere guadagni e quote di mercato, quando non minacciare la sopravvivenza stessa dell’attività?
Una collaborazione tra tutti i soggetti interessati (imprese, compagnie di assicurazione, professionisti del mondo assicurativo) per iniziative che abbiano al centro le competenze tecniche e la formazione è la risposta emersa dalla tavola rotonda.
Nel dibattito si sono confrontati Marco Oriolo, vice presidente dei giovani imprenditori di Confindustria; Carlo Marietti Andreani, presidente di AIBA (l’associazione dei broker); Adolfo Bertani, presidente del Cineas (consorzio universitario di formazione manageriale sulla cultura del rischio); Francesco Cincotti (vice presidente di Ugari, Unione giovani assicuratori e riassicuratori italiani); Roberto Bosco (consigliere Anra, l’associazione dei risk manager): Mauro Tamagnone (presidente di AIPAI, l’associazione dei periti liquidatori assicurativi); Marco Santinato, amministratore delegato di Per Consulting.
Prevenzione e risanamento, concetti-chiave ricorrenti nel dibattito, sono alla base dei cosiddetti “disaster recovery plan”, i piani di ripristino da un disastro di cui pochissime aziende si sono dotate. Le esperienze internazionali dimostrano che presentare e documentare una pianificazione tecnico-organizzativa per l’eventualità di eventi dannosi si traduce per le imprese in una serie di vantaggi: dalla maggiore probabilità di sopravvivenza del business sino ad eventuali riduzioni dei premi assicurativi e a rating migliori per l’accesso a finanziamenti e crediti bancari, ove i sistemi assicurativi e bancari siano maturi; senza contare la possibilità di dimostrare, nei rapporti con i clienti più importanti, di essere attrezzati per offrire continuità di forniture anche nel caso di un evento imprevisto.
Nel corso dell’incontro l’amministratore delegato di Per Consulting, Marco Santinato, ha presentato i programmi di formazione della divisione Per Formare, incentrati sulle competenze e sulle tecniche legate alla gestione del post sinistro e all’operatività finalizzata al ripristino più rapido possibile delle attività produttive.