Nonostante il miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari, il quadro macroeconomico caratterizzato dal persistere di bassi tassi di interesse e dalla limitata capacità dei consumatori di allocare fondi alla spesa discrezionale, ha continuato a mettere alla prova le assicurazioni europee anche nel 2012.
Dall’ultimo rapporto annuale sull’andamento delle assicurazioni europee pubblicato da Insurance Europe lo scorso febbraio, emerge che i premi raccolti nell’esercizio 2012 dal totale dei comparti nei paesi membri dell’associazione sono stati pari a 1.093 miliardi di euro, -0,3% (a tassi di cambio costanti) rispetto al 2011 (anno in cui il calo era stato invece pari al 2,4%); la variazione a tassi di cambio correnti è stata, invece, positiva e pari all’1,3%.
Nel 2012 i premi vita, in termini percentuali pari al 59% del totale, hanno raggiunto i 643 miliardi, totalizzando un calo dell’1,2% (a tassi di cambio costanti) rispetto all’esercizio precedente, contro il -5,9% nel 2011 (+0,7% e -5,7%, rispettivamente, a tassi di cambio correnti).
La domanda di assicurazione vita è stata influenzata, nella maggior parte dei paesi, da fattori quali riduzione degli incentivi fiscali per investimenti legati alle assicurazioni vita e competizione con altri prodotti di risparmio meno liquidi.
Tra i quattro principali mercati europei (che ricoprono il 70% circa del settore vita europeo in termini di raccolta premi), il Regno Unito ha continuato a mostrare una dinamica di segno opposto rispetto agli altri paesi, con una raccolta in crescita dell’8,3% a tassi di cambio costanti (173 miliardi di euro).
Di contro, Francia e Italia hanno invece registrato ancora risultati in calo per il secondo anno consecutivo (-9% e -5,6%, rispettivamente). Risultato lievemente migliore in Germania che, dopo un calo del 3,9% nel 2011, è tornata su tassi di crescita positivi (0,6%, 87 miliardi).
Contrariamente al settore vita, i comparti danni hanno invece mostrato performance nel complesso positive, con una raccolta premi pari a circa 451 miliardi di euro, in crescita dell’1,1% (a tassi costanti) rispetto all’esercizio precedente: a tassi di cambio correnti la variazione tra il 2011 e il 2012 è stata pari al 2,3%.
Alla dinamica complessiva hanno contribuito in modo positivo tutte le linee di business ad eccezione del ramo health, la cui crescita in termini di raccolta è stata pressoché nulla (+0,1% a tassi costanti). Le linee property e motor hanno invece registrato incrementi, rispettivamente, pari al 2,6% e allo 0,5%.
L’incidenza percentuale dei premi raccolti dalle assicurazioni europee nel 2012 sul prodotto interno lordo dei Paesi membri di Insurance Europe è rimasta stabile, rispetto al 2011, al 7,6% circa. I premi vita rappresentavano il 4,5% del PIL, mentre l’incidenza i premi danni il 3,1%.