In tutta Europa, gli assicuratori stanno facendo i conti con l’entrata in vigore delle attese norme di Solvency II.
Mentre molte compagnie mostrano concreti progressi nella loro preparazione (specialmente relativamente agli aspetti quantitativi del primo pilastro), rimane molto lavoro da fare per andare incontro alla scadenza del primo gennaio 2016. C’è molta varietà nei livelli di preparazione tra le diverse nazioni.
Sono questi i punti principali del sondaggio 2014 che EY (Ernst & Young) ha condotto nell’autunno del 2013 e che ha visto coinvolti più di 170 operatori in 20 paesi in tutta Europa sui preparativi per Solvency II.
Tra le considerazioni che emergono dall’indagine:
– Circa l’80% degli assicuratori europei si aspetta di soddisfare pienamente ai requisiti prima della scadenza, nonostante il diverso livello di preparazione esistente tra I diversi paesi.
– Gli assicuratori in Olanda, UK e paesi nordici hanno molta fiducia nel riuscire a soddisfare i requisiti mentre quelli di Francia, Germania, Grecia ed Europa dell’Est sono meno ottimisti.
– La maggior parte degli assicuratori rivela di essere pressoché pronti all’implementazione di tutte le parti del pilastri 1 e di andare incontro a gran parte dei requisiti del pilastro 2, mentre il pilastro 3 presenta maggiori difficoltà.
– Ottenere l’approvazione dei modelli interni rimane la sfida maggiore nonostante l’impegno continuo da parte dei leader.
– Emerge un messaggio forte del fatto che le compagnie stanno cercando di migliorare il proprio risk management.
– Le compagnie chiedono maggior supporto nell’interpretazione dei requisiti e solo il 21% è soddisfatto dell’attuale assistenza ricevuta dalle Authority.
– Le compagnie stanno iniziando ad investire significativamente per comprendere come gestire il capitale sotto Solvency II in modo da essere preparati al nuovo regime.
La linea di fondo è gli assicuratori devono ora dedicare notevoli risorse per azioni sia a breve che a lungo termine al fine di garantire la conformità in tutti e tre i pilastri.