di Anna Messia
Si parte con le nuove regole europee sui requisiti patrimoniali di solvibilità delle imprese di assicurazione. Un’anticipazione di Solvency II che come noto entrerà in vigore nella sua interezza il primo gennaio 2016. Dal 30 giugno prossimo le imprese saranno intanto obbligate ad allinearsi alle indicazioni arrivate dall’Eiopa (l’Ivass europea) con interventi su quattro aree che «hanno lo scopo di assicurare che le imprese di assicurazione e riassicurazione si preparino per tempo a Solvency II», hanno spiegato dall’istituto presieduto da Salvatore Rossi.
In pratica si tratta della costruzione dell’impalcatura del nuovo sistema, che dovrà essere completata in poco più di due mesi. Le novità riguardano più in dettaglio la governance delle imprese, gli obblighi di informativa alle autorità competenti (con un allineamento tra i Paesi europei), la valutazione prospettica dei rischi e la fase di procedura preliminare per le imprese che intendono utilizzare modelli interni di valutazione dei rischi per calcolare il proprio requisito patrimoniale secondo Solvency II. Il consiglio di amministrazione, delle compagnie, per esempio, sarà chiamato a un maggiore coinvolgimento nella gestione delle imprese approvando, per esempio, l’autovalutazione dei rischi e l’adeguatezza patrimoniale. Novità che l’Ivass aveva deciso di richiedere al sistema già dal giugno prossimo, salvo poi accogliere la proposta dell’Ania (l’associazione delle imprese di assicurazione) che ha chiesto di posticiparle a fine dicembre. Le compagnie hanno poi iniziato a lavorare intensamente anche per creare i modelli interni di valutazione dei rischi che rispetto alla formula standard proposta di Solvency II dovrebbero un consistente risparmio di capitale. Modelli che devono essere prima approvati internamente e poi ricevere il disco verde dell’Ivass. Ma per sapere se, e soprattutto quanto, si potrà risparmiare sul capitale grazie ai modelli interni si aspettano ancora chiarimenti dalle autorità europee, con un dibattito che a Bruxelles è ancora tutto aperto. (riproduzione riservata)