Quello che il top manager di Anima sgr ha sottoposto nei mesi scorsi ai propri azionisti, “è un Piano fortemente orientato alla crescita organica, anche se non possiamo certo scordare di essere un soggetto aggregatore nel dna”. 
Lo ha spiegato l’a.d. della società di gestione, Marco Carreri, nel corso di un incontro con la stampa. Anima sgr è nata infatti dall’aggregazione di Prima sgr – a sua volta frutto del merger tra Clessidra Alternative, Antonveneta Abn Amro Sgr e MontePaschi A.M. – e la ‘vecchia’ Anima che si era formata dall’unione di Etruria Fund, Bipiemme gestioni e dalla divisione mutui di Dws Italy. Il frutto dell’unione ha dato vita a una società
 
“Siamo qui con gli occhi aperti per scorgere eventuali opportunità e cerchiamo sgr che abbiano un modello di business simile al nostro, che ci permetta di incrementare ulteriormente il network distributivo”, ha spiegato ancora Carreri. Gli indizi forniti per individuare le potenziali prede – secondo quanto ha aggiunto a margine dell’evento il Presidente di Anima, Claudio Bombonato, sono “la presenza di una fabbrica prodotto interna, una rete distributiva, una clientela tendenzialmente private e un’offerta concentrata su prodotti long only”. Almeno per il momento, infatti, Anima non intende proporsi sul mercato come gestore di prodotti alternativi, né di fondi immobiliari.