di Oscar Bodini (MF-DowJones)
A due giorni dall’inizio ufficiale del roadshow di presentazione dell’ipo, Anima avrebbe «già quasi coperto il libro ordini dell’offerta». È quanto ha riferito a MF-DowJones una fonte a conoscenza del dossier in merito all’andamento degli incontri con gli investitori, giunti alla prima tappa al di fuori dell’Italia, nella City di Londra.
I vertici della società rimarranno nella capitale britannica fino a oggi, per poi fare tappa a Francoforte, Parigi, New York e Boston. Durante la tappa londinese, secondo quanto viene riferito, la società di risparmio gestito guidata da Marco Carreri incontrerà complessivamente circa un centinaio di investitori, 40 dei quali in appositi meeting one-to-one. L’offerta, propedeutica alla quotazione a piazza Affari attesa prima di Pasqua, riguarderà fino a 164,9 milioni di azioni complessive, pari al 55% del capitale; quantitativo che potrebbe salire al 63,25% in caso di esercizio integrale della greenshoe. «I primi due giorni sono andati bene, con ordini importanti in arrivo sia da investitori italiani sia da esteri», riferisce la fonte «La percezione è che l’ipo andrà bene», dichiara un gestore che ha incontrato il management della società nel corso del roadshow. Una considerazione dettata dal fatto che «anche il momento è favorevole per il comparto» del risparmio gestito. «Ad ogni modo, a mio giudizio, la valutazione implicita nell’intervallo di valutazione è un po’ tirata, anche in ragione del modello di business che non contempla la proprietà delle reti di distribuzione ma solo la presenza di accordi commerciali con banche distributrici». (riproduzione riservata)