Con la definizione del nuovo governo si sono liberate tre poltrone di peso, con due uscite. È diretta conseguenza della nomina a ministro dell’Economia di Fabrizio Saccomanni e di Enrico Giovannini a ministro del Lavoro. Il primo, che è stato a un passo dal diventare nel 2011 governatore della Banca d’Italia, lascia sia l’incarico di dg di Via Nazionale sia la presidenza Ivass, il nuovo istituto di vigilanza sulle assicurazioni sorto dalle ceneri dell’Isvap. Il suo posto in Banca d’Italia e in Ivass, con ogni probabilità, lo dovrebbe prendere Salvatore Rossi, ora vice dg di Via Nazionale e nell’elenco dei 10 saggi scelti dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma in Via Nazionale da riempire ci sarà anche la poltrona di membro del direttorio e in lizza ci sono Valeria Sannucci e Daniele Franco, entrambi direttori centrali di Banca d’Italia. Ancora non circolano nomi, invece, di possibili candidati a prendere il posto di Giovannini alla presidenza dell’Istat. Anche lui era tra i dieci saggi e a indicare il sostituto dovrà essere il nuovo presidente del consiglio, Enrico Letta. Poi servirà il passaggio alle Camere e infine il decreto del cdm. (riproduzione riservata)
Rossi in pole per Bankitalia e Ivass
di Anna Messia