La domanda per coperture assicurative per i rischi connessi alle operazioni di M&A è cresciuta globalmente del 41% nel 2012, a testimonianza del fatto che le aziende si sono rivolte maggiormente al mercato assicurativo per tutelare operazioni finanziarie particolarmente rilevanti, acquisizioni internazionali e cessioni.
Sulla base di un report pubblicato dalla practice Private Equity e Merger & Acquisition (PEMA) di Marsh, “M&A Transactional Risk Solutions: 2012 Global Review”, lo scorso anno Marsh ha strutturato e intermediato polizze assicurative per un valore complessivo (in termini di limiti di indennizzo) di 2,2 miliardi di dollari in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) a fronte di 1,7 miliardi nel 2011; 423 millioni di dollari in Asia Pacifico (387 milioni nel 2011) e 1,4 miliardi di dollari nelle Americhe (768 milioni nel 2011).
L’aumento più marcato si è verificato nelle Americhe, con l’86% in più di coperture assicurative per rischi transazionali rispetto al 2011: un trend in decisa crescita dovuto, secondo l’analisi di Marsh, a un incremento nell’utilizzo di questa forma assicurativa per operazioni di valore superiore ai 100 milioni di dollari.
Lorraine Lloyd-Thomas, Senior Vice President della practice PEMA di Marsh e Head of UK Transactional Risk Team: “Gli acquirenti europei e asiatici che guardano a possibili acquisizioni nel Nord America sono estremamente cauti nel valutare le opportunità del mercato, a causa delle incertezze relative alla ripresa economica e ai crescenti vincoli regolamentari. Allo stesso modo, anche molti investitori Nord americani mostrano verso possibili operazioni in EMEA e in Estremo Oriente la medesima cautela. Gli acquirenti ricorrono a soluzioni assicurative per mitigare i rischi e procedere con maggiore sicurezza nella transazione”.
Il report M&A Transactional Risk Solutions segnala inoltre la popolarità crescente delle polizze Warranty & Indemnity (W&I) nel settore delle infrastrutture, spaziando da operazioni relative ai parchi eolici fino a asset più complessi, come quelli gestiti dalle utilities e regolamentati dai governi.
“La domanda di coperture assicurative W&I è in significativo aumento nel settore infrastructure, perché, da un lato, rende le operazioni di M&A più interessanti per i potenziali compratori, con un conseguente aumento del valore complessivo dell’operazione. Dall’altro, grazie a questa forma di copertura assicurativa, i fondi infrastrutturali possono scegliere di uscire dagli investimenti con una minima esposizione a garanzia. Si tratta di un segmento di mercato particolarmente competitivo – ha concluso Lorraine Lloyd-Thomas -, nel quale Marsh ha ottenuto risultati significativi nel 2012, realizzando un numero consistente di programmi assicurativi per oltre 300 milioni di dollari di limiti di indennizzo”.