È stata la Cantina storica di Mezzocorona ad ospitare il 24 aprile, l’assemblea generale di ITAS Mutua, costituita da 177 delegati in rappresentanza dei soci-assicurati delle 421 agenzie e subagenzie.
Dopo il benvenuto ai delegati neo-eletti nelle assemblee parziali organizzate nelle agenzie ITAS e il ringraziamento per la fedeltà di servizio di alcuni di loro, il presidente Giovanni Di Benedetto ha comunicato risultati, programmi e progetti di ITAS.
“Abbiamo portato a termine e con successo – ha dichiarato – un Piano industriale ambizioso varato nel 2010. Abbiamo conseguito risultati di gran lunga superiori a quelli pianificati: in tre anni abbiamo accresciuto di quasi il 60% la nostra dimensione! Tutto questo, grazie ad investimenti oculati, orientati al rafforzamento della rete delle agenzie, punto cardine della nostra mutualità assicurativa e grazie a un processo di ottimizzazione delle risorse e allo sviluppo di strumenti innovativi di comunicazione e di contatto con gli assicurati.
L’obiettivo di ITAS è essere all’avanguardia sia nella fase di proposta, sia in quella di consulenza, sia nella gestione post-vendita a favore dei propri 650mila soci assicurati.”
Il bilancio consolidato del Gruppo ITAS registra una raccolta premi di 594 milioni di euro, con un segno percentuale positivo di 5,8% rispetto al 2011; crescono anche i premi lordi di competenza del ramo danni che raggiungono, nel 2012, i 442 milioni di euro (288 milioni nel 2009). La maggiore redditività del Gruppo è stata raggiunta grazie alla gestione accentrata dei servizi comuni e alla ripartizione dei costi fissi di struttura. Diminuiscono in questo modo i costi sui premi netti delle spese di gestione (31,2% contro 33,8% dell’anno precedente) e delle spese di acquisizione (26,5% rispetto a 28,7% dell’anno precedente).
L’utile consolidato, al netto delle imposte, è 7.260 milioni di euro, in crescita rispetto al 2011, nonostante la presenza di sinistri eccezionali legati al drammatico terremoto in Emilia Romagna.
“Il nostro impegno è dimostrare, concretamente, cosa significa essere vicini ai nostri assicurati e saperli ascoltare. Questo è il primo obiettivo del nostro nuovo piano industriale. – ha continuato Di Benedetto illustrando il Piano 2013-2015 – Nei prossimi tre anni ITAS vuole confermare la sua missione e la sua funzione di Mutua nelle comunità dove è presente e opera. E vuole essere all’avanguardia nell’offerta e nella gestione dei propri servizi e dare valore ai propri soci-assicurarti.
Per questo, implementeremo i quadri di offerta per renderli coerenti con le esigenze degli assicurati dei nostri giorni; continueremo a qualificare le persone che lavorano in e per ITAS grazie da un piano formativo puntuale (per i dipendenti sono state erogate 12.618 ore, per gli agenti e collaboratori sono stati erogati 84 corsi in 120 edizioni per un totale di 22.648 ore); promuoveremo nuovi investimenti nella modernizzazione degli strumenti e nell’informatizzazione per rendere il servizio accessibile e “mobile” per tutti i nostri assicurati da tutti i territori in cui operiamo.
E infine, trasformeremo il nostro slogan “siamo social da sempre” in una nuova forma di dialogo con i Soci perché possano apprezzare concretamente l’importanza di essere parte di una Mutua.”
Prima di salutare i delegati, il presidente Di Benedetto ha illustrato il progetto “Bilancio di sostenibilità” che ITAS intende redigere alla fine di questo semestre. Il bilancio di sostenibilità è lo sviluppo e l’integrazione attesa del bilancio sociale che la Compagnia redige dal 2002.
“L’esperienza maturata con il bilancio sociale ci ha reso consapevoli dell’importanza di comunicare in modo condiviso e integrato i valori della mutualità e della sostenibilità insieme alle principali informazioni economiche a tutte le persone che hanno a che fare con ITAS: dipendenti, agenti, soci-assicurati, fornitori, scuole e atenei, associazioni, comunità, enti pubblici e privati, stato, ecc. – ha spiegato Di Benedetto – Farlo con semplicità e chiarezza è il nostro obiettivo. Per questo, investiamo nelle azioni di dialogo: per ascoltare i bisogni e i punti di vista dei soci-assicurati, per rendere più trasparenti le nostre azioni (in una Mutua questo è imprescindibile), per comunicare quello che facciamo per il territorio e per le comunità dove operano i nostri uffici”
“Particolare importanza – conclude Di Benedetto – verrà profusa da ITAS nel realizzare lo sviluppo della mutualità, non solo verso il territorio come già storicamente avviene quale soggetto socio-economico, ma altresì concretamente verso i singoli soci con lo sviluppo di servizi e iniziative loro dedicate”.