I gruppi assicurativi italiani hanno sperimentato, dal 2009, alterne fortune, con vinti e vincitori che sono emersi al termine di un processo selettivo naturale in un periodo di stress finanziario.

E’ quanto emerge da un rapporto di Fitch, i cui esperti mettono in conto per il 2013 ancora pressione nella raccolta premi a causa della profonda recessione in corso e delle misure di austerità adottate nel Paese che hanno compresso il reddito disponibile delle famiglie. E così, secondo l’analisi dell’agenzia di valutazione, nel ramo vita i bassi rendimenti obbligazionari stanno riducendo le garanzie di investimento che possono offrire agli assicuratori, rendendo di fatto i loro prodotti di risparmio meno attraenti per gli investitori. Nel settore non-vita, Fitch prevede invece nel corso dell’anno l’appiattimento delle tariffe. Il rischio più grande per qualità creditizia degli assicuratori italiani è, secondo gli stessi esperti, la crisi del debito dell’Eurozona. Anche perché, sottolineano, finché lo spread del debito sovrano italiano resta volatile, la stessa redditività delle compagnie assicurative – in particolare nel ramo vita – rimarrà volatile.

Fonte: Radiocor