Carlo Cimbri ha afferrato le redini di Fondiaria-Sai Carlo Cimbri il 5 novembre scorso, quando l’ad di Unipol ha preso il posto di Emanuele Erbetta, poco dopo che Fabio Cerchiai era stato chiamato alla presidenza della compagnia entrata nell’orbita Unipol.
Un riassetto al vertice che è però momentaneo e che attende l’evoluzione dell’operazione di fusione tra Unipol e la stessaFonSai. Il dossier è fermo all’Ivass e si sboccherà dopo l’assemblee di FonSai e di Unipol che si riuniranno il 29 e il 30 aprile. Solo in seguito a quelle riunioni i manager della compagnia potranno infatti inviare all’Ivass tutta la documentazione richiesta dall’autorità di controllo e ripartiranno così i termini per la pratica di autorizzazione della fusione. Sul riassetto delle poltrone c’è già una decisione pendente che ha fissato le regole del gioco ed è contenuta in un documento della vecchia Isvap (ora Ivass). Quando nel 2012 l’istituto autorizzò l’acquisizione di Premafin da parte diUnipol stabilì anche che ad occupare le poltrone di amministratore delegato della honding Unipol e di capo azienda della nuova società nata da Unipol e FonSaidovessero essere due manager differenti. Cimbri, entro 18 mesi da quando la fusione avrà efficacia, dovrà quindi scegliere tra i due incarichi. Sempre che qualcosa nel frattempo non cambi. (riproduzione riservata)