Dopo il taglio di 2500 posti di lavoro lo scorso anno a livello globale, Aviva ha annunciato nuove misure che prevedono la soppressione di altri 2000 posti nel corso dei prossimi sei mesi in UK, Europa e Asia.
Il gruppo britannico non ha precisato quali posti di lavoro saranno colpiti da questa decisione e ha giustificato questa nuova iniziativa con la necessità di raggiungere gli obiettivi di riduzione dei costi annuali di 400 mln di sterline entro la fine dell’anno. Su questa somma, sono già state realizzate economie per 275 mln di sterline.
Particolarmente dura la reazione del principale sindacato britannico, accentuata maggiormente dalla politica di indennità di licenziamento della compagnia verso i lavoratori con contratto britannico: a partire da maggio infatti i dipendenti riceveranno solo due settimane di indennità per ogni anno lavorato, rispetto alle 4 settimane previste attualmente, con un limite di 78 settimane contro le 104 attuali.