“L’Acea ha diramato i dati di marzo del mercato europeo (EU27+ Efta) e lo scenario che appare è preoccupante per tutta l’industria dell’auto. Le 1.346.889 immatricolazioni del mese, infatti, segnano la 18esima flessione consecutiva, pari al 10,3% rispetto alle 1.500.880 del marzo 2012, che portano il 1° trimestre dell’anno in calo del 9,7% a 3.096.266 autovetture vendute. Tale andamento di flessione è generalizzato praticamente in tutta Europa, con ben 23 Paesi su 29 che presentano, infatti, il segno meno”.
È quanto si legge in una nota dell’Unrae, l’associazione delle case estere presenti in Italia, dove si spiega che “il 48,5% delle immatricolazioni di marzo nei 27 Paesi dell’Unione più quelli dell’Efta è rappresentato da 4 dei 5 maggiori Paesi, che stanno tutti mostrando un calo a doppia cifra. Diventa, infatti, significativa anche la flessione della Germania (-17,1%), mercato che nel trimestre perde ben 100.000 unità (-12,9%). In tale scenario, invece, si distingue la Gran Bretagna, con il 13esimo mese positivo consecutivo (+5,9%), grazie al tradizionale cambio targa e ad una positiva propensione agli acquisti della fascia privati”.
“L’Italia scende inesorabilmente al quarto posto tra i mercati europei, – ha commentato il direttore generale dell’associazione Romano Valente – il dato statistico riflette la crisi italiana che si dilata nell’attesa che la politica definisca le nuove cariche Istituzionali in grado di imprimere un’inversione di tendenza alla nostra economia”.