Il quadro che emerge dal 6° Censimento generale dell’agricoltura conferma la tradizionale struttura del settore, evidenziandone però significativi cambiamenti proprio a testimonianza di una lenta, ma chiara evoluzione socio-economica.
Dai dati Istat risulta che il numero di lavoratori agricoli ha subito un decremento dell’8%, passando da
925mila nel 2007 a 850mila nel 2011. La riduzione degli occupati ha interessato tutto il Paese, in particolare, il Nord-Ovest (-10,2%) e il Mezzogiorno (-7,3%). Dal punto di vista infortunistico, l’agricoltura è da sempre uno dei settori ad alto rischio insieme alle Costruzioni. Negli ultimi anni si è riscontrata però una costante tendenza al ribasso degli infortuni confermata anche per il 2011 e in linea con quanto osservato per il complesso delle attività. Le denunce sono state 47.054, con una flessione di circa il 18% rispetto al 2007 e con una contrazione maggiore per le donne (-28,8%) rispetto a quella degli uomini (-14,4%), peraltro giustificata anche dall’andamento occupazionale rilevato dall’Istat.
Aumentati gli infortuni mortali del 5% circa nel quinquennio, attestandosi nel 2011 su 109 casi (104 nel 2007), di cui oltre il 90% verificatisi in occasione di lavoro ossia nell’esercizio effettivo dell’attività lavorativa.
Fonte: INAIL