In un momento in cui l’accoppiata Palladio-Sator ha sfidato Unipol, compagnia candidata da Mediobanca per il salvataggio del gruppo Fondiaria-Sai, Piazzetta Cuccia non deve essere così felice di avere una controllata che si chiama proprio Palladio Leasing. Sì, perché, a dispetto del nome e della sede legale, a Vicenza, la società è interamente in mano alla merchant bank guidata dall’amministratore delegato, Alberto Nagel, che la controlla attraverso Selmabipiemme Leasing (joint venture con la Popolare di Milano di cui Mediobanca ha in portafoglio la quota di maggioranza). In realtà, a volere essere precisi, il capitale di Palladio Leasing per una quota pari al 95% risulta in mano alla joint venture tra Mediobanca e Bpm, mentre per la parte residuale del 5% è composto da azioni proprie che la socoetà ha in portafoglio. Il nome Palladio Leasing si spiega, invece, con il fatto che il suo fondatore è Roberto Meneguzzo, uno dei due manager (l’altro è Giorgio Drago) al timone della holding che pure ha base a Vicenza e che, insieme con il private equity di Matteo Arpe, ha lanciato il guanto di sfida alla compagnia bolognese per la conquista di Fonsai. Meneguzzo, poco dopo avere fondato la società, alla fine degli anni Ottanta, l’ha venduta a Mediobanca. Palladio Leasing, oggi, è guidata dall’ad nonché direttore generale, Paolo Veller Fornasa, sessantunenne, mentre il presidente è il settantacinquenne Giovan Battista Dioli, che fino a ottobre 2010 ricopriva lo stesso ruolo in Compass. Alla presidenza della società di Piazzetta Cuccia attiva nel settore del credito al consumo, Dioli è poi stato sostituito circa un anno e mezzo fa da Alessandro Bondi, figlio del «risanatore» nonché amministratore straordinario di Parmalat, Enrico. Gli ultimi dati finanziari disponibili di Palladio Leasing sono quelli relativi al bilancio archiviato il 30 giugno 2011 (l’esercizio, così come per la capogruppo Mediobanca, si chiude al termine dei primi sei mesi dell’anno), che fotografano un utile netto di 6,04 milioni di euro. I risultati sono stati approvati dall’assemblea degli azionisti riuniti a Milano, nella sede di Compass, lo scorso 18 ottobre. Nella stessa occasione, ai fini del calcolo del quorum costitutivo e deliberativo dell’assemblea, Dioli ha comunicato che le azioni proprie che Palladio Leasing custodisce in portafoglio, del valore nominale di 0,50 euro l’una, sono per legge sterilizzate del diritto di voto.