Oggi è un giorno da segnare in rosso nel calendario della finanza italiana. Sì, perché il 26 aprile rappresenta il termine ultimo per adeguarsi alla misura dell’articolo 36 del «salva-Italia» del governo Monti, che vieta i doppi incarichi in società concorrenti (banche, assicurazioni, ma anche Sgr e Sim). E se qualche significativo cambiamento ai vertici delle società quotate l’articolo 36 lo ha già indotto, all’appello manca ancora uno dei principali king maker della finanza italiana: Fabrizio Palenzona. L’attuale vicepresidente di Unicredit, che tra le altre cose siede nel board di Mediobanca, ha deciso di sfruttare fino all’ultimo giorno utile per annunciare la sua scelta, che con ogni probabilità dovrebbe ricadere su Piazza Cordusio.
Se così fosse, Palenzona si appresterebbe a lasciare il consiglio di amministrazione di Mediobanca. A preannunciarlo, del resto, è stato di recente l’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, quando ha spiegato che Palenzona «è ufficialmente nelle liste per il rinnovo del prossimo consiglio. Direi senza esitazione che, se viene confermata l’incompatibilità, lascerà Mediobanca».
Oggi, dunque, il vicepresidente di Unicredit dovrebbe sciogliere le riserve, confermando le parole di Ghizzoni. Sempre per oggi è atteso il passo indietro dal cda di Mediobanca di Jonella Ligresti, che nei giorni scorsi è stata inserita dalla controllante Premafin nella lista di maggioranza per il board di Fondiaria-Sai. Tuttavia anche la poltrona della figlia di Salvatore Ligresti in Fonsai sembra avere i giorni contati, per via del piano di integrazione con Unipol, attualmente allo studio (articolo accanto).
Manca ancora all’appello Fabio Roversi Monaco, entrato nel cda di Mediobanca soltanto con il rinnovo dello scorso autunno, in rappresentanza delle minoranze. Proprio per la «freschezza» della nomina, Roversi Monaco sembra destinato a propendere per Piazzetta Cuccia, lasciando così il consiglio di Alleanza-Toro. Occhi puntati anche su Angelo Casò, che potrebbe però fare l’opposto: lasciare il board di Piazzetta Cuccia e optare per la presidenza di Milano Assicurazioni, dal momento che siede già, come presidente, nel patto di sindacato di Piazzetta Cuccia. A prendere una simile decisione è già stato Vincent Bolloré, che ha mantenuto la poltrona di vicepresidente di Generali lasciando il board di Mediobanca, dove già siede nel direttivo del patto.